Disastro Inter nel 1° tempo:poi la clamorosa rimonta sul Benfica
Benfica e Inter pareggiano nella quinta giornata di Champions League al termine di una partita incredibile e ricca di colpi di scena.
Queste le formazioni delle due suqadre in campo:
Nel primo tempo super protagonista Joao Mario, a segno addirittura con una tripletta. Al 5′ sponda di testa di Tengstedt, Joao Mario insacca di prima con il sinistro dal dischetto. Gol che è stato inizialmente annullato dall’arbitro, ma poi convalidato. Al 13′ la doppietta dell’attaccante: su una palla persa da Asllani al limite dell’area, il portoghese si trova la sfera in area di rigore e insacca di prima. Al 34′ azione confusa in area di rigore, Tengstedt mette il pallone morbido: il portoghese arriva in corsa e appoggia con il petto in rete. Inter sotto 3-0. Una partita che, nel primo tempo, si è messa tutta sui binari dei lusitani, che sono passati con tre gol di scarto. Se l’Inter poteva aspettarsi una gara tranquilla, con la qualificazione già in tasca, si è verificato tutt’altro. Tuttavia, nella ripresa l’Inter cambia faccia e ritrova il giusto piglio. Al 53′ il primo squillo per i nerazzurri, che accorciano le diastanze: sponda di Bisseck su angolo, spizzata con Trubin che non riesce a respinger e l’austriaco insacca a porta vuota. Al 58′ i nerazzurri riaprono completamente i giochi: schiaffo al volo con il sinistro di Frattesi nell’angolino dal dischetto su cross di Acerbi. 3-2- Al 72′ i nerazzurri acciuffano il pari: Thuram subisce fallo da rigore appena entrato, su intervento di Otamendi. Sanchez spiazza Trubin. 3-3. Il finale è emozionante, con l’Inter che addirittura non riesce per poco nell’impresa di vincere la partita. Antonio Silva lascia la sua squadra in dieci, per un fallo su Barella da rosso diretto, e poi lo stesso centrocampista nerazzurro, su palla bassa di Dimarco, sferra di prima un sinistro che si stampa clamorosamente sul legno. Grande chance per l’Inter, che purtroppo non si concretizza.
Termina la gara, tutt’altro che tranquilla contro il Benfica, per un’ Inter già qualificata ma sulla quale Simone Inzaghi dovrà riflettere molto data la prestazione da horror del primo tempo. Forse la squadra, forte della qualificazione già assicurata, non ha avuto la mentalità giusta. Ma come è possibile un Benfica così bello nei primi quarantacinque minuti e un’Inter così brutta e viceversa nella ripresa? Le motivazioni sono tutto nello sport e il massiccio turnover che ha svuotato le seconde linee nerazzurre. Il primo tempo è stato imbarazzante per deconcentrazione ed errori banali e la facilità con cui Joao Mario, ex di turno mai apprezzato a Milano, ha infilato una tripletta in 34 minuti. Poi è arrivato l’intervallo e Inzaghi ha saputo, evidentemente, tocacre le corde giuste negli spogliatoi e ridare alla squadra le motivazioni mancanti. Cosa che invece non ha saputo fare l’allenatore del Benfica, dato che nella seconda frazione sono stati i lusitani a non avere il giusto approcio alla gara e a non saper gestire la tensione.
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