IL MILAN VOLA IN SEMIFINALE DI CHAMPIONS LEAGUE DOPO 16 ANNI
Il Milan pareggia 1-1 con il Napoli nel ritorno dei quarti di Champions League e si qualifica per le semifinali a distanza di 16 anni dall’ultima volta grazie all’1-0 di San Siro.
Questo il tabellino dei prescelti dagli allenatori per la sfida di cartello: formazioni:
L’avvio del Napoli è arrembante, in linea con quanto ci si aspettava, ma gli azzurri creano poco. Il Milan, invece, impegna oltre 20′ per affacciarsi nell’area del Napoli, ma quando lo fa è subito pericolosissimo. Al 21′ Marciniak assegna un penalty al Milan per un fallo in area di Mario Rui su Leao. Giroud dal dischetto fallisce, Meret respinge la sua conclusione con un tuffo sulla sinistra, e salva gli azzurri. Al 28′ Meret ancora super sull’attaccante francese, respingendo con il piede sinistro la sua conclusione da pochi passi (28′). Al 37′ Leao rischia grosso, intervenendo in scivolata in area di rigore su Lozano: il portoghese prende palla e forse un po’ di piede, per Marciniak e il Var è tutto regolare. Il portoghese si riscatta al 43′, mostrando tutta la sua classe e propiziando il gol dell’ 1-0 milanista: Ndombele perde palla al limite dell’area milanista, Leao prende palla, si beve Di Lorenzo, va via in velocità a Rrahmani e mette a centro area dove Giroud questa volta non sbaglia a porta vuota. Si chiude un primo tempo in cui il Milan è più cinico rispetto al Napoli, e passa in vantaggio. dopo aver creato più palle gol. Nella ripresa il Napoli si appoggia totalmente su Kvara, che crea due occasioni da solo e riesce a sgusciare più spesso alla marcatura di Calabria. Ma agli azzurri manca precisione: Lozano a giro non trova la porta, Olivera fallisce una buona occasione di testa. L’occasione enorme arriva all’82’, quando Kvara si presenta dal dischetto dopo fallo di mano di Tomori ma sbatte su un super Maignan, ancora decisivo: intervento prodigioso. Il Napoli torna a sperare a pochi secondi dalla fine con il gol di Osimhen di testa, ma non basta. Festa rossonera, i sogni europei degli azzurri svaniscono qui.
Il Milan torna tra le migliori 4 d’Europa e lo fa con grande merito, giocando una gara quasi in fotocopia rispetto all’andata. Un trionfo quello di Pioli e dei suoi ragazzi che affonda le sue radici nel 4-0 in campionato del 2 aprile, un risultato che ha minato le certezze di un Napoli fino a quel momento perfetto, una debacle che ha rotto automatismi oliati e messo a nudo lacune fin lì ben celate. Due vittorie e la qualificazione in poco più di due settimane contro la squadra futura campione d’Italia sono un autentico capolavoro di Pioli, che ha costruito il passaggio del turno puntando sulle ripartenze e su un gruppo tornato unito e granitico dopo il lungo momento no di gennaio.
Nel tabellino dei marcatori ci finisce Olivier Giroud, che riscatta il rigore sbagliato e un’altra facile occasione sprecata, ma gli uomini copertina sono Rafael Leao e Mike Maignan: il portoghese oltre a essersi procurato il rigore ha propiziato il gol del compagno con una cavalcata da sogno di 70 metri, il portiere ha parato il penalty di Kvaratskhelia a 10′ dalla fine, rendendo così vano l’assalto finale del Napoli che ha evitato la sconfitta con il colpo di testa di Osimhen al 94′.
Troppo tardi per un Napoli che paga ancora una volta la scarsa vena realizzativa e che si fa infilare troppo facilmente in contropiede.
C’è inevitabilmente delusione negli occhi e nelle parole di Luciano Spalletti, a partire dalla mancata assegnazione del rigore su Lozano. “È un rigore nettissimo che non si può non vedere – ha detto a Mediaset -. Questo non è un contatto, questo è un colpo. Rischia di procurargli una distorsione alla caviglia se non la mette bene. Però poi si dice che ci si attacca, ma io non mi attacco a nulla…”.
L’allenatore del Milan Stefano Pioli analizza l’1-1 del Maradona che vale il passaggio alle semifinali di Champions dopo 16 anni: “Io come Sacchi, Capello e Ancelotti? Loro sono dei miti, io non sono al loro livello”. Sulla qualificazione: “Ottenuta con sacrificio, un’ulteriore crescita per noi, per il club e per i tifosi”. Sulla gara: “Il Napoli ha giocato una grande partita, siamo stati più bassi per contenere Osimhen”. Sulle semifinali: “Saliamo un gradino alla volta”.
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