INTER-BENFICA,1-0. THURAM RISOLUTIVO

4 Ottobre 2023 alle 11:17

Nella seconda giornata della fase a gironi di Champions League, l’Inter batte 1-0 il Benfica e si porta in vetta al gruppo D insieme alla Real Sociedad.

 

Queste le formazioni schierate dai tecnici delle due squadre:

INTER (3-5-2): Sommer; Pavard, Acerbi, Bastoni, Dumfries (73’ Darmian); Barella (92’ Klaassen), Calhanoglu (84’ Asllani), Mkhitaryan, Dimarco (84’ Carlos Augusto); Lautaro, Thuram (73’ Sanchez). All.: Inzaghi.
BENFICA (4-2-3-1): Trubin; Bah (22’ Araujo), Morato, Otamendi, Bernat (80’ Cabral); Kokcu (69’ Musa), Joao Neves; Di Maria (80’ Jurasek), Aursnes, Rafa Silva (69’ Chiquinho); Neres. All.: Schmidt

 

La sintesi del match

 

Nel primo tempo le due squadre si affrontano con un alto ritmo, giocando un match a viso aperto. Dumfries è subito protagonista, prima con un bel cross radente in area sul quale Mkhitaryan non ci arriva per un soffio (4′) e poi non trovano lo specchio di testa dopo una splendida pennellata di Calhanoglu sul secondo palo (11′). Al 13′ si fa pericoloso il Benfica: su una clamorosa disattenzione della difesa nerazzurra su una rimessa laterale, Aursnes impegna Sommer bravo a salvarsi in angolo. Sul corner che ne scaturisce, Di Maria colpisce direttamente la parte alta della traversa (14′). Dumfries gioca alto e al 18′ colpisce male con un tiro di controbalzo da pochi passi. I portoghesi, come da loro filosofia, non rinunciano a giocare, ma concedono anche spazi. Al 24′ Calhanoglu riparte palla al piede ma, invece che servire i compagni arrivati in suo aiuto, calcia debolmente tra le braccia di Trubin. L’Inter ha un’occasione anche su punizione al 29′, ma Dimarco dal limite prende in pieno la barriera. L’ultimo sussulto di un primo tempo divertente è il destro di Barella non troppo angolano, sul quale Trubin si distende e salva in angolo. Alla squadra di Inzaghi è mancata precisione nella giocata e nel passaggio finale. Termina la prima frazione.

Nella ripresa l’Inter mette soto il Benfica per una buona mezz’ora. Tante occasioni per l’Inter. Al 53′ Dumfries spreca ancora di testa, al 55′ Barella per Lautaro, esterno destro che prende in pieno la travesa, poi Bernat con la testa respinge la mezza rovesciata di Thuram e Trubin salva su Barella chiudendo sul primo palo. Al 61′ clamoroso palo colpito dal Toro, che è scatenato in questo secondo tempo.Un minuto dopo i portoghesi capitombolano, e l’Inter segna il gol che deciderà la gara, con Thuram autore di una buonissima prestazione. Barella manda in profondità Dumfries, l’olandese tenuto in gioco da Otamendi mette indietro per Thuram che di destro batte Trubin.  1-0. Il Benfica è alle corde, il vantaggio carica ulteriormente gli uomini di Inzaghi che suonano la carica alla ricerca del secondo gol.  Al 65′ trovano la seconda rete con Dimarco, ma il gol viene annullato per off-side del calciatore.

La partita volge al termine con un assedio di Lautaro al portiere del Benfica:  al 74′ l’argentino approfitta di un clamoroso errore di Otamendi e si invola verso la porta, salta il portiere ma il connazionale recupera e in scivolata salva. Pochi secondi dopo, Trubin dice no a Lautaro, così come all’87’ (miracolo con il piede) e in pieno recupero. Il Benfica non riesce a reagire, triplice fischio e primi te punti in Champios ai nerazzurri. Grazie a uno straordinario secondo tempo, l’Inter batte con pieno merito il Benfica, risponde alla Real Sociedad e inguaia i portoghesi ancora fermi a quota zero. Dopo la quaterna rifilata alla Salernitana, Lautaro Martinez incappa in una giornata sfortunata in cui prende due clamorosi legni, si vede negare per ben tre volte da Trubin (obiettivo estivo dell’Inter) e quando salta il portiere ucraino il grande recupero di Otamendi gli nega il tanto meritato gol. Inzaghi ringrazia, allora, Thuram, bravo a capitalizzare la discesa di Dumfries, che con l’assist riscatta una gara con più errori che giocate riuscite. Tra i nerazzurri altra prestazione mostruosa di Mkhitaryan che è come il vino: più invecchia e più è buono. In casa portoghese, invece, delude il grande spauracchio Di Maria, abulico e inoffensivo fino al cambio presumibilmente per infortunio. Il grande ex Joao Mario ha assistito allo show dei suoi ex compagni dalla panchina, mentre l’ex Fiorentina Cabral ha giocato qualche minuto senza incidere.

di Redazione
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