Juventus-Stoccarda, le pagelle: Perin superlativo, Danilo disastroso

23 Ottobre 2024 alle 13:09

Brutto scivolone della Juventus contro lo Stoccarda nella terza giornata della Uefa Champions League. Una prestazione opaca dei bianconeri, con pochi raggi di sole e tantissime nubi. Di seguito le pagelle dei bianconeri scesi in campo contro la formazione di Hoeness.

Le pagelle dei bianconeri

PERIN 8 – Se non fosse stato per i suoi numerosi interventi provvidenziali, probabilmente la Juventus sarebbe uscita dallo Stadium con un passivo ben più ampio. In occasione della rete realizzata da El Bilal Toure, può ben poco. Non fa assolutamente rimpiangere Di Gregorio.

SAVONA 5,5 – L’inesperienza in una competizione così importante pesa come un macigno: nel duello con Leweling, ha decisamente la peggio, così come soffre terribilmente le scorribande di Mittelstadt. Lo riconosce Thiago Motta, che ad inizio ripresa lo toglie dalla scena. dal 55′ CAMBIASO 6 – Rispetto al compagno sostituito, riesce a tamponare con più facilità la verve aggressiva della fascia sinistra tedesca, riuscendo a crossare anche qualche pallone al centro dell’area, dove però non c’è nessuno ad aspettarlo.

KALULU 5 – Ha delle responsabilità non indifferenti in occasione del gol di El Bilal Toure, lasciandolo sgusciare via con troppa facilità. Inoltre, Demirovic lo fa letteralmente ammattire.

DANILO 4 – Completamente in balìa degli attaccanti avversari. Non riesce a dirigere il reparto così come è suo solito fare. Rende ancor più disastrosa la sua prestazione con l’intervento scomposto che causa la concessione del penalty poi fallito da Millot.

CABAL 5,5 – Più incisivo in fase offensiva, ma quando è chiamato a difendere e a dare manforte al resto dei colleghi di reparto, va in affanno anche lui, dimostrando di avere qualche lacuna quando deve uscire gli artigli per respingere l’offensiva avversaria.

FAGIOLI 5,5 – Unico che nel primo tempo prova ad uscire la testa fuori dal guscio con una conclusione però da dimenticare. Impiegato nel ruolo di playmaker, non riesce ad accendere la luce in mezzo al campo, dimostrando di essere forse troppo fragile per interpretare un ruolo di così primaria importanza.

CONCEICAO 5,5 – Si fa notare nei primi minuti con delle buone iniziative lungo l’out di sua appartenenza, ma il più delle volte si lascia andare a delle “simulazioni” su cui non abbocca il direttore di gara. La sua gara tramonta ad inizio ripresa. dal 55′ WEAH 6 – Entra bene in gara, disegnando più di un cross interessante e ripiegando con uno-due recuperi fondamentali in fase difensiva.

MCKENNIE 4,5 – Se non si fosse letta la formazione ad inizio gara, non ci si accorgerebbe della sua presenza in campo. Almeno una decina di passi indietro rispetto a quanto visto nelle prime battute della stagione. dal 55′ LOCATELLI 5 – Rispetto al compagno rimpiazzato non riesce a dare quel “quid” in più. Continua ad essere inspiegabile la sua involuzione negli ultimi mesi.

THURAM 5,5 – Uno dei più dinamici (non ci vuole molto nel centrocampo pachidermico della Juventus) in mezzo al campo. Un suo difetto è la frenesia quando ha il pallone tra i piedi. Ma almeno fa sentire la sua presenza in campo.

YILDIZ 5,5 – Da quando ha realizzato quel fantastico gol contro il PSV, prova sempre la stessa giocata, intestardendosi e limitando il suo bagaglio tecnico. Potrebbe fare molto di più, come ad esempio suggerire il povero Vlahovic, tristemente isolato.

VLAHOVIC 5,5 – Ha colpe, perché non corre mai incontro alla palla, aspettando sistematicamente il suggerimento dei compagni, ma è anche vero che se in novanta minuti, o poco meno, non gli arrivano palloni giocabili, lui può fare ben poco. L’impressione è che lì davanti sia troppo…troppo solo! dal 68′ ADZIC 5,5 – Giusto dare spazio ai giovani, ma quando stai soffrendo in quel modo, forse l’esperienza è un’arma da non riporre nella valigetta.

ALL. THIAGO MOTTA 4 – La più brutta Juventus della stagione, non a caso la sconfitta è l’epilogo al novantesimo. Alcune sostituzioni, nel secondo tempo, lasciano perplessi, su tutti quella di Vlahovic. Troppa fiducia ai giovani, ma la Champions non è la Serie A…ebbene che il tecnico juventino lo capisca rapidamente, onde evitare di distruggere l’ottimo avvio nella competizione.

VOTO STOCCARDA 10 – Fin dalle prime battute mette in campo la classica spavalderia di chi non teme nessuno, giocando con aggressività e personalità. Difficile vedere a Torino una squadra che crea così tante palle-gol: loro ci riescono, uscendo dal campo con tre punti d’oro, ma con un risultato che, onestamente, sta INCREDIBILMENTE stretto!

 

di Davide Villaggio
Champions League Juventus-Stoccarda

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