Milan travolto dal Psg: ora è ultimo nel girone
Continuano le difficoltà del Milan, che esce sconfitto per 3-0 dalla trasferta in Champions al Parco dei Principi.
Queste le formazioni scese in campo nella serata di Parigi:
Questo il film della partita. In avvio di gara Rafa Leao tenta di incidere (senza esito) e Kylian Mbappé risponde a tono con le sue accelerazioni a ritmo forsennato. Dopo l’invasione di un campo di un tifoso parigino, la partita si accende e proprio il fuoriclasse del Psg sfiora la rete alla mezz’ora. E’ il preludio del gol, che arriva poi al 32′: Mbappé salta Kalulu col doppio passo e il suo tiro secco non lascia scampo a Maignan.
Termina la prima frazione di gara. Nella ripresa, al 48′, Dembélé punta Tomori, entra in area e col sinistro supera Maignan sul secondo palo. Il gol viene però annullato dopo un on field review per un fallo di Ugarte su Musah a inizio azione. Al 51′ occasionie per il Milan: Pulisic si ritrova quasi a tu per tu con Donnarumma, ma invece di calciare tocca a sorpresa per Giroud, che da posizione decentrata centra l’esterno della rete. Appena due minuti dopo arriva il raddoppio del PSG: Maignan respinge una rasoiata mancina di Dembélé sugli sviluppi di un angolo, ma Kolo Muani è in agguato e con la porta praticamente vuota mette dentro. 2-0. All’88’ arriva anche il tris del PSG: avanzata palla al piede del gioiello Zaire-Emery, splendido velo di Gonçalo Ramos, sinistro secco e vincente di Lee Kang-In. Partita chiusa.
Brutta sconfitta per il Milan, che prosegue senza reti dopo tre giornate. La vittoria del Dortmund riscrive la classifica e complica la vita a Pioli: guida il Psg con 6 punti, precedendo Bvb e Newcastle a 4, coi rossoneri ultimi a quota 2. Se la partita contro il PSG era molto difficle, non era lecito uscire con le ossa rotte. Un Milan poco propositivo, mai pericoloso e disattento in difesa viene travolto dai tre gol di Mbappè, Kolo Muani e Lee Kang-In. La squadra di Pioli brillante, spensierata e a tratti spumeggiante di inzio stagione, non c’è più. I passi indietro, specialmente sul fronte offensivo sono evidenti, e contro Mbappé si sono rivisti nuovamente i soliti difetti. Quali? L’incapacità di creare azioni collettive pungenti, l’affidarsi alle giocate del singolo, ossia Leao, e infine la poca concretezza davanti la porta. L’immagine di Pulisic lanciato in porta da Maignan, che preferisce passare la palla a Giroud a due passi da Donnarumma è esemplificativa.
In sostanza scelte tecniche e concettuali sbagliate e poca cattiveria: cose già viste, una sceneggiatura conosciuta ai tifosi rossoneri. A proposito di sceneggiature, quella con al centro Rafael Leao sta diventando ripetitiva. Il portoghese, forse gravato dalla troppa responsabilità, è ormai eccessivamente prevedibile: soliti movimenti, soliti tentativi e poca consistenza in area di rigore. Dettagli, anzi molto di più, che non passano inosservati: la 10 pesa, se l’ex Lille vuole eleggersi a vero trascinatore deve essere più decisivo.
Queste le dichiarazioni di Stefano Pioli, a fine gara ai microfoni di “Sky”: “Abbiamo fatto un buon primo tempo, poi è bastata qualche disattenzione per prendere gol. Per giocare in Champions bisogna alzare il livello”
Queste le dichiarazioni di Luis Enrique, in conferenza stampa. Sulla partita: “I primi 20-25 minuti ha giocato meglio il Milan, sono stati molto bravi e noi abbiamo fatto tanti errori in uscita. Dopo il gol di Mbappé siamo riusciti a finire il primo tempo in modo positivo, ma non per forza meglio del Milan. Nel secondo tempo siamo stati molto più in fiducia.” Sul Milan ultimo: “Penso che fino all’ultima giornata tutti avranno possibilità di passare.”
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