Timothy Weah, Psv-Juventus 19/2/2025

Piccola Juve in Europa: il Psv fa fuori i bianconeri!

20 Febbraio 2025 alle 00:41

La Juventus spreca quanto di buono ottenuto nella gara di andata e cede il fianco al Psv, parso molto più determinato e desideroso di conquistare l’accesso agli ottavi di finale. Nel primo tempo le squadre si equivalgono, la Juventus gioca con personalità concede pochissimo. La concentrazione dei bianconeri, unita alla vivacità di Conceiçao nella metà campo avversaria, permette alla Juve di tenere il Psv a debita distanza dalla propria area di rigore. Unica nota dolente della prima frazione: l’infortunio di Veiga, costretto ad uscire dolorante (al suo posto Cambiaso). I bianconeri si procurano anche un’occasione interessante al 34’, con Kolo Muani che anticipa il portiere avversario sul filtrante di Koopmeiners, ma non riesce a indirizzare in porta. Nel secondo tempo sale in cattedra il Psv. La squadra olandese viene trascinata dal veterano Perisic, il quale al minuto 53’ fa un gol dei “suoi”: palla verso l’esterno, controllo delizioso e tiro a incrociare perfetto. Un gol apparentemente semplice, ma che in realtà rispecchia la stoffa del campione! Il Psv a questo punto guadagna fiducia e con personalità mette alle corde la Juventus. Al 59’ doppia occasione per i padroni di casa: prima Veerman, poi De Jong di testa, ma la Juve in qualche modo si salva. Al 63’ squillo bianconero, sul calcio piazzato la difesa del Psv respinge la sfera fuori dall’area di rigore, sulla palla vagante Weah scarica un destro di prima intenzione che passa attraverso la difesa e si infila nell’angolino alla destra del portiere: è 1-1 al 63’. Successivamente, la Juventus torna a soffrire il forcing del Psv che controlla il possesso palla e da la sensazione di essere molto pericoloso, i bianconeri sono invece scarichi e fisicamente meno reattivi. Thiago Motta medita le sostituzioni, ma tarda qualche minuto di troppo e subisce gol: palla dentro di Perisic, De Jong la controlla anche se non benissimo, il pallone arriva a Saibari che lascia partire un siluro che termina sotto la traversa. Motta si decide a cambiare e sostituisce Koopmeiners, Conceiçao e Locatelli: al loro posto Thuram, Mbamgula e Savona. Dentro anche Vlahovic per Muani. Il Psv termina i tempi regolamentari in crescendo, la squadra di Bosz sembra averne di più, la Juventus è invece sottotono e incapace di tenere il ritmo degli avversari. Il calo fisico si avverte anche nei tempi supplementari. Al 98’ il Psv trova infatti la rete del 3-1 con Flamingo, graziato dal rimpallo fortunoso che porta Di Gregorio a regalare involontariamente il pallone all’avversario. L’azione è innescata da un calcio piazzato dalla trequarti, la sfera arriva a Bakayoko che dribbla lo stanchissimo Nico Gonzalez e indirizza al centro verso l’autore della rete Flamingo.
La Juventus ha un sussulto d’orgoglio e prova nei minuti finali a giocarsi le ultime carte (con le ultime forze rimaste). Qualche minuto prima del primo tempo, sfiora il gol con Vlahovic su un cross di Mbangula, il serbo la sfiora ma trova il palo! Il secondo tempo, invece, scorre via come il vento anche a causa delle perdite di tempo degli avversari. Da sottolineare l’azione di Kephren Thuram, che porta palla magistralmente fino all’area di rigore avversaria, ma poi calcia alto sopra la traversa.
Il destino sembra già scritto:trascorrono i 3 minuti di recupero ed il triplice fischio condanna la Juventus all’eliminazione dal torneo.
Una sconfitta che fa molto male, contro un Psv super agguerrito. Anche stasera, un’italiana viene eliminata e la sensazione è che la sconfitta abbia le stesse connotazioni di quelle viste ieri: poca personalità, poca cattiveria e determinazione, ma  soprattutto una scarsa condizione atletica! Elementi che decretano la vittoria meritata del Psv che, invece, ha strappato con i denti questa vittoria, dimostrando agonismo e condizione fisica di calibro superiore dal 60’ in poi.

di Redazione
Champions League Juventus Psv-Juventus 1-3

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