Joao Cancelo tuona: “City ingrato, Guardiola mente”
Joao Cancelo torna a parlare dell’esperienza al Manchester City e del turbolento rapporto con Pep Guardiola. Tra i due non è mai sbocciato il feeling, tant’è che il terzino non era mai titolare inamovibile nello scacchiere del City.
Il calciatore, intervistato da “A Bola”, ha risposto sulle parole di Guardiola, il quale avrebbe dichiarato che Cancelo non gradisse l’impiego di Rico Lewis e Nathan Aké.
Queste la risposta del terzino portoghese che rievoca anche qualche spiacevole aneddoto familiare:
Sono state dette bugie! Non sono mai stato un cattivo compagno per loro, potete chiederglielo. Non ho alcun complesso di superiorità o inferiorità nei loro confronti, ma questa è l’opinione del manager. Sono rammaricato da quelle dichiarazioni perché non sono vere. Penso che il Manchester City sia stato un pò ingrato con me. Sono stato un giocatore molto importante negli anni in cui sono stato lì. Non sono mai venuto meno al mio impegno con la società, con i tifosi. Ho sempre dato tutto. Ricordo una volta in cui fui derubato e aggredito e il giorno dopo giocavo all’Emirates contro l’Arsenal. Sono cose che non si dimenticano, ho lasciato mia moglie e mia figlia sole a casa, terrorizzate. La gente se lo ricorderà solo perché Mister Guardiola ha molta più forza di me quando dice qualcosa e io preferisco tenermelo per me. Preferisco sapere che sto dicendo la verità, mi sento soddisfatto di quello che ho fatto. Sono una persona trasparente, non mento mai”.
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