Da titolare fisso nel Napoli vincitore dello Scudetto con Spalletti, a riserva di lusso al Bayern Monaco. I bavaresi lo hanno acquistato per 50 milioni e nella prima parte di stagione le cose sembravano andare per il giusto verso, ma poi a fine 2023 le cose sono cambiate. Fino al 20 dicembre ha giocato da titolare 21 delle 23 gare ufficiali nelle quali il Bayern è sceso in campo, poi la convocazione in Coppa d’Asia ha cambiato le carte in tavola e fattto perdere la titolarità a Kim. In quel periodo a farsi sempre più spazio è stato viceversa Matthijs de Ligt, un giocatore che, complice anche un infortunio ad un ginocchio, sembrava essere sceso all’ultimo posto nelle gerarchie di Tuchel. Utilizzato pochissimo ad inizio stagione, ha iniziato a collezionare maglie da titolare in concomitanza con la partenza di Kim per la Coppa d’Asia. Da metà gennaio è diventato un titolare inamovibile, saltando due sole partite di campionato (contro il Leverkusen è rimasto in panchina, mentre per Friburgo-Bayern era squalificato). Tuchel ha puntato su De Ligt anche in occasione del match dell’ottavo di Champions Bayern-Lazio, dove si è messo in mostra. Ma il posto gli è sfuggito anche per mano di un altro di un altro giocatore, Eric Dier. Arrivato in Baviera a metà gennaio in prestito secco dal Tottenham (dove stava trovando pochissimo spazio), si è fin da subito guadagnato la fiducia incondizionata di Tuchel. Da allora ha collezionato 8 presenze in Bundesliga, delle quali sei da titolare, alle quali aggiungere anche quella in Bayern-Lazio. A sorpresa ha dunque scavalcato sia Kim che Upamecano ed oggi è lui il partner di De Ligt al centro di una difesa rivoluzionata nelle ultime settimane. Il difensore coreano ha espresso le proprie perplessità ai microfoni di T-Online, parlando del suo momento negativo: “Non ho mai sperimentato una cosa simile prima, ma penso che potrei imparare qualcosa da questa situazione. Il fatto di non giocare non vuol dure che sono completamente fuori strada. Ho giocato molte partite, ma poiché al Bayern ci sono tanti buoni giocatori, può anche capitare di non giocare”.