ll big match di Pasqua tra Liverpool e Arsenal non delude. I Gunners approcciano in maniera impeccabile il match e disegnano calcio ad Anfield. Mentre gli uomini di Arteta pregustano però la fuga in Premier League, il nervosismo prende il sopravvento.
L’Arsenal è impeccabile nella prima mezz’ora, già all’ 8′ la sblocca approfittando dei limiti della difesa del Liverpool, servendo poi al 28’ uno splendido assist per Jesus, che di testa lo trasforma nel 2-0. Ma poi il Liverpool si trasforma e mette alle corde l’avversario. Al 40′ uno scontro testa a testa tra Xhaka e Alexander-Arnold ha il potere di risvegliare i Reds e lo stadio intero: poco dopo Salah riapre la partita, infilando Ramsdale grazie ad una sponda di Henderson.
Nella ripresa, al 52’, il Liverpool si guadagna un rigore per un fallo di Holding su Jota: dal dischetto Salah angola troppo e manda a lato. Negli ultimi 10’ si gioca anche la carta Firmino, che in carriera ha segnato 10 gol ai Gunners: il Liverpool continua a fare la partita, a tenere l’Arsenal sotto scacco. Il pari arriva all’87’: Alexander-Arnold sfugge a Zinchenko e centra per Firmino, che di testa infila il 2-2. I Reds nei 7’ di recupero hanno due occasioni clamorose, ma Ramsdale si supera prima su Salah e poi su Konaté e salva l’Arsenal da un inatteso ribaltone.
Il Liverpool di Klopp spera che questa sfida possa essere la scintilla per un degno finale di stagione. Per Arteta, sono invece due punti persi e l’allenatore spagnolo dovrà scoprire le cause dell’abissale differenza d’intensità dei suoi tra il primo e il secondo tempo.
Il Liverpool riapre il discorso Champions League e regala al Manchester City l’opportunità per accorciare a 6 punti (il City ha una partita in meno).