Gravissima crisi finanziaria del Lione, con retrocessione precauzionale in Ligue 2 e blocco del mercato. Venerdì 15 novembre il club è comparso davanti alla DNCG (Direzione Nazionale del Controllo di Gestione), che ha analizzato i conti della società prendendo il provvedimento. Il Lione retrocederà in Ligue 2 al termine della stagione nel caso in cui la proprietà del club entro quella data non riuscirà a sanare i pesanti debiti, che ammonterebbero a più di 500 milioni di euro. Intanto, sempre a causa della posizione debitoria, per il Lione è stato disposto il divieto di operare sul mercato durante la finestra di gennaio 2025. Il Lione è di proprietà del fondo Textor, che aveva ammesso i debiti della società e adesso dovrà ripianarli per evitare la retrocessione d’ufficio al termine della stagione 2024/2025. John Textor, uomo d’affari americano, attraverso la sua conglomerata Eagles Football Holdings Limited detiene la maggioranza delle azioni e le quote di altri club in giro per il mondo come Crystal Palace, Botafogo e Molenbeek. La strada per uscire dalla crisi finanziaria è vendere alcuni dei giocatori più rappresentativi del club. Tra questi, Rayan Cherki, Georges Mikautadze, Nemanja Matic, Jordan Veretout, Tessmann. Alcuni di loro potrebbero partire già a gennaio.