Liga, crisi senza fine Barca: vittoria di misura sull’ultima!
Ieri sera è tornato in campo il Barcellona, reduce da un periodo difficile sul piano del gioco e dei risultati. Ospite al Camp Nou il fanalino di coda Almeria. In teoria doveva essere una passeggiata, invece è stata una battaglia. Gli uomini di Xavi hanno dovuto sudare le proverbiali sette camicie per avere ragione dell’orgoglioso Almeria, ultimo in classifica con soli 5 punti e senza vittorie all’attivo. I catalani hanno rimediato diversi fischi e alla fine hanno vinto 3-2 facendosi rimontare due volte e la seconda rete è arrivata da un calcio d’angolo che non c’era.
Sono 18 partite che la squadra blaugrana non riesce a vincere, quando lo fa, con più di un gol di scarto. Questi tre punti erano fondamentali dopo le sconfitte con Girona e Anversa e il pari col Valencia, ma l’immagine della squadra e dello stadio sono davvero sconfortanti. Poca gente, e tanti nervi. Alla 18° giornata il Barcellona ha già incassato più reti, 21, che in tutta la scorsa vincente Liga, 20. Un anno fa dopo 18 turni i gol incassati erano appena 6. Eroe il ritrovato Sergi Roberto, riapparso, con la fascia di capitano, per la prima volta dal 08/12/23 e autore di una doppietta con due primizie: non aveva mai segnato di testa in Liga e non aveva mai realizzato una doppietta, e ai due gol va aggiunta la traversa colpita nel finale. Ai padroni di casa mancavano lo squalificato Frenkie De Jong, Gavi e Pedri. In panchina 4 minorenni e 4 ragazzi che ancora non hanno debuttato in prima squadra… L’Almeria assai spaventato è stato messo inizialmente sotto dal Barcellona, che si è affidato al suo portiere, il portoghese Luis Maximiano. Grande parata su Sergi Roberto, testata da due passi, e una su Robert Lewandowski. In mezzo altro bell’intervento su Ronald Araujo su angolo di Ilkay Gundogan, però Raphinha si è avventato sul rimbalzo per dare il vantaggio al Barcellona (33’). Ma questo è un Barça inaffidabile e sempre teso, e così un errore difensivo al 41’ ha propiziato il pari di Leo Baptistao, bel tocco sotto su taglio dell’ex madridista Arribas. Il guardalinee annulla, dalla sala Var gli dicono che si è sbagliato. E così i blaugrana escono dal campo tra i fischi del proprio sempre sparuto pubblico: appena 34.471 spettatori. Al 60’ il nuovo vantaggio angolo dalla destra e tirato da Raphinha, grande stacco sul primo palo di Sergi Roberto e girata vincente. Problema: è stato Alejandro Balde a toccare per ultimo la palla prima che uscisse, pertanto il corner dal quale è venuto il gol non c’era. A fare giustizia ci ha pensato Iñaki Peña: il canterano è uscito male, si è scontrato con Ronald Araujo e ha mollato la palla sul sinistro dell’incredulo Edgar Gonzalez, che ha ringraziato e pareggiato.
I padroni di casa hanno trovato il terzo e decisivo vantaggio all’83’, ancora grazie ancora a Sergi Roberto, servito da un gran taglio di Robert Lewandowski con la palla poi depositata tra le gambe dell’eccellente Luis Maximiano (ex Lazio). E mica è finita li, perché nel finale Iñaki Peña ha rimediato al suo errore precedente salvando il pari con un miracolo su colpo di testa ravvicinato di Idrissu Baba che sembrava a colpo sicuro. Poi la traversa di Sergi Roberto e il fischio finale che porta a Xavi un sollievo enorme. Tre punti pesanti, meritati ma sofferti in maniera eccessiva. Il Girona e il Madrid, in campo oggi con Betis e Alaves, ora sono a -6 e a -4.
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