PREMIER LEAGUE: IL CROLLO PSICOLOGICO DEI GUNNERS
Premier League, il crollo psicologico dei Gunners. La frase “il potere logora chi ce l’ha” trova la massima espressione nella stagione dell’Arsenal. Odegaard e compagni hanno detto addio ai sogni di gloria con la sconfitta interna subita contro il Brighton di De Zerbi. La pressione psicologica è stata troppa per un gruppo giovane e a corto di esperienza a certi livelli. Basti pensare che solo tre giocatori in rosa sono “stagionati”: Jorgino (31), Xhaka (30), Elneny (30). Il resto della rosa è composto da ragazzi che hanno una età compresa fra i 25 e i 29 anni. Arteta ne è sempre stato consapevole, non a caso ha chiesto al club di alzare il tasso di esperienza nel gruppo, in vista della prossima campagna acquisti. La partita di ieri pomeriggio è stata lo specchio delle difficoltà di un gruppo di ragazzi che non ha retto la concorrenza del Manchester City, ormai virtualmente campione. Vediamo cosa è successo all’Emirates Stadium ieri pomeriggio. Il Brighton al cospetto della più quotata, seconda forza del campionato inglese, ha proposto una gara densa di carattere, autorevolezza e voglia di provare ad imporre il proprio gioco, con un’interpretazione del match gagliarda e audace. La compagine di Arteta non è rimasta a guardare. Quello visto nei primi 45′ è stato un Arsenal alto, corto e aggressivo, feroce in pressing e vorace nella riconquista della sfera. Capace di soffocare e schermare sul nascere molte iniziative della squadra di De Zerbi, togliendo in molte situazioni tempo, spazio e concetto di profondità alla formazione ospite. Al netto di un grande equilibrio dettato dalla simile filosofia delle due squadre, le opportunità da gol concrete si contano sulle dita di una mano. Nonostante ciò ritmo ed intensità non sono mai mancate. Al 13′ il primo squillo è dei Seagulls: Gilmour cerca Enciso in profondità, stop, sposta la palla sul sinistro e conclude da posizione defilata. Bravo Ramsdale a non farsi sorprendere. Al 24′, ecco la risposta dei Gunners: i padroni di casa recuperano un altro pallone sulla trequarti avversaria, Odegaard serve Gabriel Jesus che prova a sorprendere Steele sul proprio palo, ma l’estremo difensore del Brighton è attento e devia in corner. Clamorosa traversa 29′ per l’Arsenal che esce bene dal pressing del Brighton, Xhaka cerca Trossard, mal tenuto da Caicedo, destro secco dal limite e palla che scheggia sul legno. L’ultima risposta della compagine dell’allenatore italiano del primo tempo arriverà 8′ dopo: grande giocata di Mitoma su White, cross in mezzo per Enciso che a porta praticamente sguarnita spara altissimo sopra la traversa. La prima frazione di gioco si chiude con un forcing dei londinesi. Al 45+1′ ecco l’azione insistita dell’Arsenal, mischia che il Brighton non riesce a pulire, Saka arriva e chiude sul primo palo. Anche nella ripresa le due squadre non si sono risparmiate. Al 50′ il vantaggio della squadra ospite: manovra propositiva del Brighton, prima con Mitoma e poi con Estupinian: la palla dentro proprio di Estupinian trova Enciso tutto libero al centro dell’area piccola. Se lo perde Tierney e arriva il gol. Il raddoppio targato Undav sarà la ciliegina sulla torta di una gara interpretata in modo perfetto dagli ospiti. Al minuto 86′ sbagliano in uscita i Gunners, il Brighton si ritrova solo davanti alla porta con il subentrato attaccante tedesco: pallonetto e gol. E’ la rete che probabilmente mette la parola fine alla Premier League. Gli ospiti si concederanno anche il tris con Estupinian nel recupero.
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