Real Madrid, dentro la crisi di Carlo Ancelotti
Una immagine è rimasta impressa: Carlo Ancelotti che sprofonda sulla panchina dopo la terza rete rossonera. E’ apparso chiaro a tutti in quel momento che una rimonta era impossibile, vista la superiorità di Tijjani Reijnders e compagni. Momento difficile per il Real Madrid reduce fra l’altro dal terribile 0-4 casalingo ad opera del Barcellona. Il piatto piange: secondo posto a -9 dai blaugrana in Liga, 18° posto in Champions League e attualmente fuori dalla qualificazione. L’allenatore italiano conosce bene l’ambiente, sa che le sconfitte non sono tollerate. Ma sa anche che fanno parte dello sport e dei cicli naturali di una squadra, il problema è la mentalità madridista che potrebbe portarlo addirittura all’esonero in caso di prossime debacle. Per come ragionano a Valdebebas aver vinto due Champions League in tre anni potrebbe non essere sufficiente. Assurdo, ma è cosi da quelle parti. Ma perché la squadra è in difficoltà? Tanto per cominciare l’infortunio di Dani Carvajal ha privato la squadra non solo di un leader vero, ma anche di un uno dei migliori terzini del mondo e in rosa manca un valido sostituto. In mezzo al campo Jude Bellingham e Auelién Tchouameni sono in difficoltà atletica e Luka Modric si trascina rallentando il gioco. L’arrivo di Kylian Mbappé in qualche modo ha rotto gli equilibri dello spogliatoio, non a caso il francese e Vinicius Jr non hanno rapporto in campo e fuori. L’ex Psg non è un leader risolutivo, o gira la squadra o non va nemmeno lui. La situazione è esplosiva, starà all’intelligenza e alla sensibilità dell’ex Milan, Juventus, Chelsea, Psg fra le altre riportare la normalità. Come lo farà ci è impossibile pronosticarlo, ma da più parti si parla di un accordo fra Xabi Alonso e Florentino Perez in vista della stagione 2025/26….
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