Tempi duri per Mourinho in Turchia!

Siamo soltanto all’inizio, ma l’avventura di Josè Mourinho sulla panchina del Fenerbahce non comincia nel migliore dei modi. Il pareggio per 2-2 per mano della rivelazione Samsunspor rispedisce la squadra allenata da José Mourinho a -8 dalla capolista Galatasaray. Lo Special One ha investito quasi 50 milioni di euro per plasmare la rosa, ma le prestazioni sul campo non sono all’altezza della cifra. Il pareggio dell’ultimo turno di campionato contro il Samsunspor ha riacceso le critiche verso il portoghese, e giovedì in Europa League arriverà lo United. Attualmente il Fenerbahçe è quarto, dietro anche al Besiktas, allo stesso  Samsunspor e alla capolista Galatasaray. L’allenatore portoghese vede il titolo turco allontanarsi, dopo che anche l’anno scorso il Fener lo ha perso per mano del Galatasaray. E in Champions League ad agosto è stato eliminato. Celebre anche la sua polemica arbitrale nella gara contro l’Antalyaspor:  il portoghese ha messo il proprio pc davanti alle telecamere, con il fermo immagine di una decisione discussa da parte del direttore di gara. Che anche in questo caso non ha potuto fare altro che estrarre un cartellino giallo nei suoi confronti. Assurdo pensare che Mourinho era arrivato con l’obiettivo di risollevare le sorti del Fener sia in Turchia che in Europa, oltre a risollevare anche le sue in quanto è reduce da un esonero con la Roma nella passata stagione. Fino a questo momento non ha centrato nessuno di tali obiettivi. Dopo la partita contro il Samsunspor, Mourinho è stato punzecchiato dai giornalisti locali. L’ex portiere Volkan Demireln, nelle vesti di opinionista, non ci ha visto più e a Fanatik ha sbottato: “In questo momento, al Fenerbahçe c’è un mix di infelicità e sconforto. Ci aspettavamo tutti di più da Mourinho!” Questa la replica dell’allenatore in conferenza stampa post gara: “Il messaggio che voglio dare ai tifosi è semplice: qui tutti lavorano sodo. Giovedì avremo una sfida in un altro torneo, contro un grande club, di livello diverso dal nostro. Lottiamo insieme e continuiamo a crederci”.