Euro 2024, spettacolo Austria-Turchia: fa festa Montella. Grande futuro per entrambe.

3 Luglio 2024 alle 12:33

Chi ha deciso di seguire Austria-Turchia non è rimasto deluso, assistendo a una sfida di grande intensità. E’ passata la squadra guidata da Vincenzo Montella, con pieno merito. Ma gli austriaci hanno fatto un grande secondo tempo e se avessero pareggiato non ci sarebbe stato nulla da dire. Adesso Hakan Calhanoglu (ieri sera squalificato) e compagni sfideranno l’Olanda nei quarti di finale. Andiamo a vedere come si è svolta la partita giocata a Lipsia. Pronti, via: calcio d’angolo battuto bene dal talentino del Real Madrid Arda Guler, Christop Baumgartner (idolo locale, gioca proprio nel RB Lipsia) pasticcia la palla nell’area piccola e la sfera finisce a Merih Demiral lesto a insaccare da pochi passi. Era passato solo un minuto, la tifoseria turca impazzisce di gioia. L’Austria non sembra farsi destabilizzare, al punto che lo stesso Christop Baumgartner sfiora due volte il pareggio prima con un tiro da fuori (la palla esce di poco al 3′), poi su azione d’angolo (al 6′). La squadra di Ralf Rangnick staziona nella metà campo avversaria e continua a creare: eppure è sempre l’ex Juventus e Atalanta Merih Demiral a sfiorare il 2-0, ancora su angolo, al 25′. L’Austria ci prova in ogni modo, sia scardinando la difesa avversaria col gioco, sia con i tiri da fuori (Marcel Sabitzer è pericoloso al 33′). Pesanti gli errori di capitan Marko Arnautovic a inizio secondo tempo: al 52′ l’interista si è infatti ritrovato solo contro Mert Gunok, calciando però addosso al portiere avversario in uscita. Poco dopo altro calcio d’angolo turco, testata del “solito” Merih Demiral e raddoppio per la Turchia. Sembra fatta. ma comincia l’arrembaggio austriaco. Da quel momento si gioca a una porta sola: al 66′ l’Austria dimezza le distanze con Michael Gregoritsch del Friburgo che sfrutta una torre del “bolognese” Stefan Posch per battere il portiere avversario da due passi. La partita diventa emozionante. L’Austria dà la sensazione di poter segnare in qualsiasi momento, la Turchia però fa densità davanti alla propria area di rigore, partendo più volte in contropiede. Beris Alper Yilmaz spreca due grandi occasioni a campo aperto e il giocatore del Galatasaray si dispera, ma è dall’altra parte che Christop Baumgartner, con un colpo di testa da due passi, si vede chiudere la porta da uno strepitoso Mert Gunok, il gigantesco portiere alto 1.96 cm è il matttatore finale della gara con la sua esperienza (classe 1989, gioca nel Besiktas) Finisce con il portiere austriaco Patrick Pentz che sale per colpire la palla di testa su angolo, ma Abdulkerim Bardakci (roccioso questo fisicato centrale mancino classe 1994, in forza al Galatasaray) e compagni difendono e resistono: al fischio finale i turchi crollano a terra stremati, fiaccati anche dal campo reso pesante dal diluvio. Questo il tabellino e i voti assegnati dalla nostra redazione:

Austria-Turchia 1-2

Marcatori: 2 e 59′ Demiral, 66′ Gregoritsch

Austria (4-2-3-1): Pentz 6; Posch 6.5, Danso 4.5, Lienhart 5.5 (Wober 6), Mwene 5.5 (Prass 6); Seiwald 6, Laimer 5.5 (Grillitsch 6.5); Baumgartner 6.5, Sabitzer 5.5, Schmid 5.5 (Gregoritsch 7); Arnautovic 5 CT: Rangnick 6

Turchia (4-3-3): Gunok 9; Muldur 5.5, Demiral 8, Bardakci 6, Kadioglu 6.5; Yuksek 6 (Ozcan 6), Kokcu 6.5 (Can Kahevci sv), Ayhan 6; Arda Guler 6.5 (Yokuslu sv) , Yıldız 6 (Akturkoglu sv), Beris Yilmaz 6.5. CT: Montella 7.5

Al di là dell’esito di questa partita sono nazionali che hanno un futuro interessante davanti, a patto di continuare il percorso con gli attuali selezionatori. La Turchia è stata presa in mano da Vincenzo Montella a un passo dall’eliminazione e portata fino ai quarti di finale della rassegna continentale; l’Austria prima di Ralf Rangnick veleggiava nella mediocrità e ieri sera l’unico appunto da muovere al c.t. tedesco è stato quello di non aver inserito nella formazione iniziale Michael Gregoritsch e Florian Grillitsch: con il loro ingresso la nazionale austriaca si è catapultata nell’area turca e solo un grande Mert Gunok ha evitato guai peggiori. Infine, menzione speciale per Ferdi Kadioglu, classe 1999, olandese naturalizzato turco: mancino a tutta fascia di grande qualità e intensità. Gioca nel Fenerbahce, facesse il salto in una big si completerebbe.

di Cristiano Mezzi
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