Inghilterra:“la volta buona” per la nazionale povera di trofei?
Sotto la lente l’Inghilterra, una delle nazionali di calcio più antiche e prestigiose della storia. La nascita del calcio si deve proprio all’iniziativa inglese, quando nel 1863, a Londra, nel rione di Holborn, si riunirono 11 club dell’area di Londra per “scolpire” le regole del gioco. Eppure la storia dell’Inghilterra nelle competizioni mondiali ed europee è costellata di delusioni e pochissimi momenti di gioia regalati ai tifosi britannici. Nel palmares si annovera essenzialmente una coppa del mondo vinta nel 1966, nell’ottava competizione della massima competizione. L’ultima chance concreta di vincere un titolo, nell’ultimo europeo nel 2021, quando venne sconfitta dalla nazionale italiana di Roberto Mancini nella finale di Euro 2020 disputatasi a Wembley. Nell’ultimo quinquennio la nazionale inglese è progredita molto anche grazie alla maturazione di alcuni talenti cristallini che militano nei più forti club europei, tra tutti Bellingham e Foden. I bookmakers scommettono sulla vittoria dell’Inghilterra. Nella serata di ieri, l’Inghilterra ha staccato il pass per le semifinali di Euro 2024, battendo la squadra rivelazione “Svizzera” ai calci di rigore, ma faticando non poco. In generale, dall’inizio del torneo l’apprezzamento dei tifosi rispetto alle performance della squadra non c’è stato. A finire sul banco degli imputati quasi sempre il ct Southgate, il quale è stato spesso bersagliato per le discutibili scelte. Tuttavia, grazie ad un solido assetto difensivo, la squadra inglese anche quando non ha brillato è riuscita a strappare il risultato. È stato così con la Slovenia e con la Slovacchia, avversarie non di prima fascia. Adesso iniziano peró le partite “da giocare” dove il dettaglio fa la differenza e la ricerca della perfezione non può mancare.
Nella semifinale contro l’Olanda bisognerà avere forza fisica, personalità e tecnica. Laddove l’esito fosse positivo bisognerà poi affrontare una tra Spagna e Francia, la prima sembra essere quasi imbattibile, forte del mix di giovani talenti (Nico Williams, Yamal) e veterani (Morata, Carvajal etc.); la selezione francese è invece un plotone consolidato con stelle affermate, ma che nel corso di questo europeo non ha convinto del tutto. Sarà l’Inghilterra a spuntarla nel rush finale? Magari grazie ad un passo falso delle nazionali dei Pirenei.
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