Italia, il day after di Spalletti: le riflessioni post Spagna

Poteva finire in goleada, un grande Donnarumma ha salvato l’onore azzurro. Rimane la macchia di una sconfitta più larga di quanto dica il risultato. Gli azzurri sono stati dominati in lungo e in largo, incapaci di uscire dalla pressione spagnola. La squadra è apparsa impaurita, fare tre passaggi di fila è stata una impresa. Gli unici due che hanno giocato alla pari con gli avversari, sfoggiando personalità e carisma sono stati Donnarumma e Calafiori. Anche Retegui è subentrato senza paura, con la testa giusta. Preoccupante. Adesso gli azzurri hanno due risultati su tre a favore contro la Croazia dei vecchi lupi di mare. La paura è che proprio i veterani biancorossi possano nasconderci la palla, esattamente come hanno fatto Rodri e compagni. Andiamo a vedere la mediana di Dalic: Kovacic, Brozovic, Modric, Pasalic…..Il c.t. Spalletti sarà chiamato a studiare bene la sfida, a lavorare soprattutto sulla psicologia. Atteso che la sconfitta di ieri sera porta anche la sua firma, perché si vince e si perde tutti insieme. La nazionale è apparsa poco cattiva e con poca cifra tecnica. Sarebbe forse il caso di sdoganare gente come Mancini, Bellanova, Fagioli, Buongiorno, Cambiaso. E di tornare alla difesa a tre, abbiamo i centrali adatti con i vari Calafiori, Darmian, Bastoni, Buongiorno, Gatti. Sulle fasce vedremmo meglio Calafiori o Cambiaso terzino per Dimarco, spremuto da una stagione infinita. Così come la corsa giovane e dirompente di Bellanova sull’out destro è un asset rispetto al grigio Di Lorenzo. In mezzo al campo è indispensabile Fagioli, affiancato da Barella: è fresco, ha personalità e fame. Perché non utilizzare Scamacca e Retegui insieme con un trequartista alle spalle, che sia Frattesi o Pellegrini? Sono tutte domande interessanti, che hanno fatto capolino nella testa dei tifosi sui social.