Scozia, la “maledizione” continua: la “tartan army” esce ancora una volta al primo turno
La sconfitta (0-1) patita nell’ultima giornata con l’Ungheria ha visto la Scozia chiudere quest’edizione del Campionato Europeo all’ultimo posto del girone A con un solo punto all’attivo (alle spalle di Germania -sette-, Svizzera -cinque- e la stessa Ungheria -tre-), dunque vedendo sfumare le speranze di passaggio del turno attraverso il ripescaggio. Per gli scozzesi si tratta della dodicesima eliminazione nella prima fase in altrettante presenze in grandi competizioni internazionali (Europei o Mondiali): se ciò con consiste in una “maledizione”, poco ci manca. Andiamo a rivivere le precedenti eliminazioni (alcune davvero inaspettate) della “tartan army”.
-I MONDIALI
GLI ESORDI
Svizzera 1954
Si comincia con il Mondiale del 1954 in Svizzera, con la selezione scozzese inserita nel gruppo 3: dopo il rovescio per 0-1 del 16 giugno 1954 con l’Austria, i britannici perdono per 0-7 con l’Uruguay (campione uscente) tre giorni più tardi, chiudendo ultimi a zero punti (differenza reti -8) dietro alla Cecoslovacchia (anch’essa eliminata a quota zero, ma con una differenza reti di -7) e alle qualificate (quattro punti) selezioni uruguagia (differenza reti +9) e austriaca (differenza reti +6). Il bizzarro regolamento di quell’edizione della rassegna iridata prevedeva che si affrontassero solo due delle tre avversarie del proprio girone.
Svezia 1958
Va leggermente meglio nel 1958 in Svezia, con la “tartan army” che pareggia per 1-1 (conquistando il proprio primo punto “mondiale”) l’8 giugno 1958 con la Jugoslavia per poi cadere per 2-3 con il Paraguay l’11 giugno e per 1-2 con la Francia quattro giorni più tardi, uscendo di scena da ultima in classifica del girone 2 a quota un punto, dietro a Francia, Jugoslavia (ambedue a quattro punti ed entrambe promosse alla fase successiva, con i transalpini primi per la differenza reti -un +4 contro il +1 degli slavi-) e Paraguay (tre, eliminato).
LE CINQUE PRESENZE CONSECUTIVE
Dopo un lungo periodo di buio, ecco le cinque presenze di fila, sempre concluse alla prima fase e sempre per un nonnulla.
Germania Ovest 1974
Nel 1974 in Germania Ovest (gruppo 2) si comincia con un 2-0 (prima vittoria in una rassegna iridata) inflitto allo Zaire (l’attuale Repubblica Democratica del Congo) datato 14 giugno, per poi impattare per 0-0 con il Brasile il 18 giugno e per 1-1 con la Jugoslavia quattro giorni dopo: la classifica vede Jugoslavia, Brasile e Scozia a quattro punti e lo Zaire a zero, con slavi e verdeoro promossi al turno seguente per via della differenza reti (rispettivamente, +9 e +3 contro il +2 dei britannici, con le qualificate decise dai goal segnati agli affatto irresistibili -eufemismo- africani).
Argentina 1978
Nuova beffa nel 1978 in Argentina: inserita nel gruppo 4, la Scozia compromette la qualificazione perdendo per 1-3 con il Perù il 3 giugno e pareggiando per 1-1 con l’Iran il 7 giugno, per poi doversi giocare il tutto per tutto con i Paesi Bassi l’11 giugno. Servirebbe una vittoria con tre goal di scarto, invece arriva un 3-2 (con i britannici che si spingono fino al 3-1, sognando l’impresa) che decreta la seguente classifica: Perù 5 punti (qualificato); Paesi Bassi 3 (differenza reti +2, qualificati), Scozia 3 (differenza reti -1, eliminata); Iran 1 (anch’esso estromesso). Decisivo, dunque, l’inopinato pareggio con gli asiatici.
Spagna 1982
Non va meglio nel 1982 in Spagna. Capitati nel gruppo 6, gli scozzesi piegano per 5-2 la Nuova Zelanda il 15 giugno, cedono per 1-4 al Brasile il 18 giugno e pareggiano per 2-2 con l’Unione Sovietica quattro giorni più tardi, terminando in terza posizione a quota 3 punti e una differenza reti di 0, alle spalle di Brasile (6 punti) e Unione Sovietica (3, ma con una differenza reti di +2), dinanzi alla sola Nuova Zelanda (0). Pesantissimi (con il senno di poi) i dieci minuti di follia con i neozelandesi, che permisero agli oceaniani di realizzare due reti.
Nel 1986 e nel 1990, per via dell’allargamento delle partecipanti da sedici a ventiquattro, per accedere alla fase successiva sarebbe sufficiente rientrare nel novero delle quattro migliori terze classificate (su sei gironi): eppure, neanche in tali occasioni la Scozia riesce a superare la prima fase.
Messico 1986
Nel 1986 in Messico (girone E) si inizia (4 giugno) con una sconfitta per 0-1 con la Danimarca, poi è la volta (8 giugno) di un K.O. per 1-2 con la Germania Ovest: per passare il turno basterebbe aggiudicarsi il conclusivo confronto con l’Uruguay (13 giugno), che invece termina con uno 0-0 che promuove i sudamericani. La classifica dice: Danimarca 6 punti; Germania Ovest 3; Uruguay 2 (tutte promosse); Scozia 1 (eliminata).
Italia 1990
In Italia, nel 1990, i britannici (inseriti nel girone C) debuttano perdendo per 0-1 l’11 giugno con l’esordiente assoluta Costa Rica, si riscattano battendo per 2-1 la Svezia il 16 giugno ma quattro giorni più tardi sono piegati per 0-1 dal Brasile (subendo la rete decisiva all’81’, cioè a pochi minuti dal fischio finale), chiudendo al terzo posto (due punti), alle spalle delle qualificate Brasile (sei) e Costa Rica (quattro) e davanti alla sola Svezia (zero). Il terzo posto non basta, però, per il ripescaggio per via di un solo punto mancante: quello sfumato con i verdeoro quando l’impresa pareva vicina.
L’ULTIMA VOLTA
Francia 1998
Finita male anche l’ultima avventura, datata 1998 (Francia). Inseriti nel girone A, gli scozzesi debuttano cedendo con onore per 1-2 al Brasile (detentore del titolo) il 10 giugno, per poi impattare per 1-1 con la Norvegia il 16 giugno: per conquistare il secondo posto (da tale edizione non hanno più luogo i ripescaggi, per via del nuovo aumento delle partecipanti) è necessario battere il Marocco e sperare in una non vittoria (pareggio o sconfitta) dei norvegesi con i brasiliani oppure pareggiare con il Marocco e sperare in una sconfitta della Norvegia con almeno due reti di scarto. Non capita nulla di ciò: la Scozia perde malamente per 0-3 e la Norvegia sconfigge per 2-1 (in rimonta) i sudamericani, per una graduatoria che vede il Brasile primo a quota sei punti (promosso), la Norvegia seconda a cinque (anch’essa qualificata), il Marocco terzo a quattro (eliminato) e la Scozia ultima a uno (ancora una volta eliminata al primo turno).
-GLI EUROPEI
GLI ANNI NOVANTA
Svezia 1992
La prima avventura della Scozia al Campionato Europeo è datata 1992. La rassegna svedese vede gli scozzesi (inseriti nel gruppo B) cedere per 0-1 ai Paesi Bassi (detentori del titolo) il 12 giugno e per 0-2 alla Germania (campione del mondo in carica) tre giorni più tardi, venendo aritmeticamente eliminati già dopo due giornate. Il conclusivo 3-0 inflitto alla Comunità degli Stati Indipendenti (selezione “erede” della scomparsa Unione Sovietica e costituita appositamente per partecipare alla sola edizione 1992 della rassegna continentale) il 18 giugno è decisivo solamente per estromettere la compagine ex sovietica, per una classifica che vede avanzare alle semifinali Paesi Bassi (cinque punti) e Germania (tre), con Scozia (due, differenza reti 0) e Comunità degli Stati Indipendenti (due, differenza reti -3) eliminate.
Inghilterra 1996
L’eliminazione dal Campionato Europeo del 1996 in Inghilterra è senza ombra di dubbio quella più bruciante. Inserita nel girone A, la Scozia pareggia per 0-0 all’esordio con i Paesi Bassi il 10 giugno, cade per 0-2 nel derby con gli inglesi il 15 giugno (sbagliando un calcio di rigore con Gary McAllister al 78’ sullo 0-1, incassando il raddoppio un minuto più tardi) e piega per 1-0 la Svizzera il 18 giugno, chiudendo a quota quattro punti in compagnia dei Paesi Bassi, dietro all’Inghilterra (sette) e davanti alla Svizzera (uno): il turno, però, viene superato dagli arancioni, per il maggior numero di reti segnate (tre e quattro subite, contro una e due subite) a parità di differenza reti (-1). La grande amarezza è dovuta al fatto che la qualificazione dei neerlandesi giunge grazie a un goal segnato (da Patrick Kluivert al 78’) a pochi minuti dalla fine della conclusiva partita con l’Inghilterra, con gli albionici avanti per 4-0 (incontro poi finito con il successo inglese per 4-1): una realizzazione inutile relativamente alla gara in sé stessa, ma pesantissima per il passaggio alla fase successiva.
L’EDIZIONE ITINERANTE
Europa 2020
Niente da fare neppure a Europa 2020 (edizione in realtà disputatasi nel 2021 a causa della pandemia di COVID-19). Come accaduto ai Mondiali di Messico 1986 e di Italia 1990, gli scozzesi non riescono neppure in tale occasione a sfruttare il “jolly” dei ripescaggi, chiudendo al quarto (ultimo) posto. Capitata nel raggruppamento D, la Scozia inizia inchinandosi per 0-2 alla Cechia il 14 giugno 2021, pareggia per 0-0 l’ennesimo derby con gli inglesi il seguente 18 giugno e cede per 1-3 alla Croazia il 22 giugno, uscendo di scena con un solo punto all’attivo, dietro alle qualificate Inghilterra (sette), Croazia (quattro, differenza reti +1 , con quattro goal fatti e tre subiti) e Cechia (quattro, differenza reti +1, tre goal fatti e due subiti).
Giuseppe Livraghi
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