EUROPA LEAGUE: LA LAZIO NON SBAGLIA CONTRO IL MIDTJYLLAND
La Lazio vola in testa alla classifica del Gruppo F a 8 punti e ipoteca il passaggio del turno in Europa League.
Nella quinta giornata la squadra di Sarri batte 2-1 il Midtjylland in rimonta, si porta in vetta al girone a quota 8 punti e mette una seria ipoteca sul passaggio del turno.
Formazioni
Lazio (4-3-3): Provedel; Hysaj, Gila (82′ Casale), Romagnoli, Marusic; Milinkovic-Savic, Marcos Antonio (55′ Cataldi), Basic (55′ Vecino); Felipe Anderson, Cancellieri (55′ Pedro), Zaccagni (73′ Romero). All. Sarri
Midtjylland (4-3-3): Lossl; Andersson (53′ Thychosen), Dalsgaard, Sviatchenko, Paulinho (82′ Dyhr); Martinez (82′ Juninho), Charles (61′ Kaba), Evander; Isaksen, Dreyer, Chilufya (53′ Sisto). All. Capellas
Cronaca della partita
Con l’umiliazione dell’andata da vendicare e ancora senza Immobile, all’Olimpico Sarri mischia un po’ le carte e prova a sorprendere Capellas dando più fisicità alla squadra. Nel tridente, tra Felipe Anderson e Zaccagni, c’è Cancellieri, alla prima da titolare con la Lazio. In mediana invece tocca a Marcos Antonio e Basic. E’ la Lazio a iniziare meglio tenendo alta la linea difensiva e controllando il possesso palla. I biancocelsti però palleggiano con troppa superficialità da dietro e al primo errore il Midtjylland colpisce. All’ 8′ Orrendo disimpegno centrale di Gila, Isaksen recupera e con un destro a giro dal limite dell’area non dà scampo a Provedel. 1-0 per gli ospiti. Ma la Lazio reagisce. Al 36′ arriva il pareggio dei biancocelesti: Felipe Anderson appoggia all’indietro per Milinkovic-Savic, che con una biliardata di interno destro sorprende Lossl. Rete che riaccende la Lazio e trasforma il finale del primo tempo in un tiro al bersaglio. Al 38′ Sviatchenko salva sulla linea un sinistro piazzato da Basic, con Lossl fuori causa Al .45′ destro a giro dal limite del solito Milinkovic-Savic e deviazione in angolo con la punta delle dita di Lossl: gran parata. Si chiude il primo tempo.
Nella ripresa per dare più gamba e geometrie alla squadra, Sarri leva Marcos Antonio, Basic e Cancellieri e fa entrare Cataldi, Vecino e Pedro. Capellas invece getta nella mischia Sisto e Thychosen. Al 58′ la Lazio va in vantaggio. Ennesima iniziativa di Zaccagni, che crossa basso sul secondo palo: Pedro scarica il sinistro vincente e la Lazio completa la rimonta. Al 64′ Felipe Anderson viene lanciato a tu per tu con Lossl che con una mano respinge il tocco ravvicinato del brasiliano. Altre occasioni clamorose per la Lazio che tengono il risultato in bilico e accendono il finale. All’ 80′ Felipe Anderson lancia in campo aperto Pedro, che davanti a Lossl non perdona con un tocco mancino. Il gol viene però annullato per un millimetrico fuorigioco dello spagnolo . Al 84′ Evander calcia, Kaba (in fuorigioco) viene colpito dal pallone e il rimpallo diventa un assist per Juninho, che segna di testa: gol annullato anche al Midtjylland. Termina qui la partita, tre punti pesanti per la Lazio. Missione compiuta per la Lazio in Europa.
Con un po’ di sofferenza i biancocelesti blindano una vittoria preziosa contro il Midtjylland. Risultato che al momento non garantisce il passaggio del turno, ma che lascia comunque ben sperare in vista dell’ultima gara contro il Feyenoord. Un successo pesante più per come è arrivato che per il gioco espresso. Rispetto al solito, infatti, i biancocelesti hanno manovrato con meno precisione e rapidità, rimettendo a posto la gara grazie ai colpi di Milinkvoc Savic e di Padro. Due gol che hanno steso i danesi e rimesso la gara in carreggiata dopo un avvio complicato.
Queste le dichiarazioni di Sarri nel post gara a Sky: “Partita dura? Ce la siamo complicata col primo gol su un nostro errore – le sue parole -. La relazione tra palle gol e gol è bassa, potevamo risolverla e chiuderla molto prima. Ma la produzione offensiva è stata buona. Sono complessivamente soddisfatto della prestazione, ci stava anche un 4-1“. Su Milinkovic-Savic: “Non gli faccio tanti complimenti, può fare di più… È già un grandissimo giocatore ma ha le potenzialità per diventare qualcosa di superiore”.
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