IL SIVIGLIA RIBALTA LA JUVE AI SUPPLEMENTARI
19 Maggio 2023 alle 13:00
Il Siviglia è in finale di Europa League dopo aver battuto 2-1 in rimonta la Juventus di Allegri. Al Siviglia è in finale di Europa League dopo aver battuto 2-1 in rimonta la Juventus di Allegri. Al Sanchez Pizjuan ci sono voluti i supplementari per decretare la sfidante della Roma nell’atto finale di Budapest e sarà la squadra di Mendilibar.
Questo il tabellino delle formazioni scese in campo:
Siviglia (4-2-3-1): Bono; Jesus Navas, Gudelj, Badé, Acuña; Fernando, Rakitic; Ocampos (70′ Lamela), Oliver Torres (62′ Suso – 118′ Rekik), Bryan Gil (100′ Montiel); En-Nesyri. All.: Mendilibar.
Juventus (3-5-1-1): Szczesny; Gatti, Bremer, Danilo; Cuadrado (106′ Cuadrado), Fagioli (41′ Paredes), Locatelli (86′ Miretti), Rabiot, Iling-Junior (86′ Kostic); Di Maria (64′ Chiesa), Kean (64′ Vlahovic). All.: Allegri.
Nel primo tempo grandi occasioni da una parte e dall’altra. Siviglia arrembante nei primi minuti, la Juve soffre schiacciata dietro, Kean si vede solo per un calcione rifilato a Gudelj che gli costa il primo cartellino giallo della partita, però appena i bianconeri lavorano il pallone mettono paura: Fagioli conclude a giro, palla deviata da Gudelj in corner, dall’angolo ancora Fagioli per Gatti che schiaccia ma trova Bono ben piazzato. La risposta del Siviglia al 24′, con un colpo di testa di Ocampos fermato da Szczesny sulla linea di porta. Al 27′ grandissima azione in contropiede della Juventus: Di Maria e Iling impostano, Rabiot verticalizza ancora per il Fideo che si trova a tu per tu con Bono con Kean tutto libero, ma la scelta del pallonetto è completamente da dimenticare.
Partita accesa, al 30′ Acuna prova un missile che si infilerebbe sotto la traversa se non fosse per Szczesny ancora protagonista, al 33′ gran palla di Di Maria per Kean che fa fuori Bade e incrocia, Bono forse sfiora quel tanto che basta per deviare il pallone sul palo.
Al 43′ gol annullato a Rabiot per fuorigioco: lancio perfetto per Locatelli, che – dal fondo – passa a centro area per Rabiot, abile ad insaccare a porta spalancata. Ma l’ex Sassuolo era scattato in offside. Al 45’+ 2′ intervento in tackle rischiosissimo in area di Cuadrado su Oliver Torres, ma nonostante le proteste del “Sanchez-Pizjuan”, l’arbitro non concede rigore. Questa l’ultima occasione di un acesissimo primo tempo.
Nella ripresa il tour di emozioni continua: il Siviglia prende in mano il controllo del gioco, ma nel primo quarto d’ora sono state della Juventus le occasioni migliori: due ripartenze di Rabiot, poi un colpo di testa di Bremer hanno strozzato l’urlo di gioia ai tifosi nel settore ospiti.
La partita viene poi segnata dai cambi, cioè dai neoentrati Vlahovic e Suso. Al 65′ il serbo ha sbloccato il match infilandosi tra Gudelj e Badé, con tanto di scavetto su Bounou, ma Suso dall’altra parte – sempre da subentrato – ha risposto trovando l’incrocio dei pali dal limite dell’area per l’1-1 (71′). Al 90′ paratona di Szczesny: sinistro a giro di Suso per il colpo di testa ben assestato da En-Nesyri. Palla diretta sotto la traversa, ma il portiere polacco ci arriva nuovamente. Termina in parità il secondo tempo, e si passa ai tempi supplementari. Tra il 93′ e il 94′ prima Vlahovic e poi Chiesa hanno calciato male e debolmente da buonissima posizione, consegnando a Gil e Lamela rispettivamente l’assist e il colpo di testa che hanno completato la rimonta (95′). Il 2-1 nell’extratime non è più cambiato. In finale ci va il Siviglia, ancora una volta. E con questa sono sette le finali del Siviglia in Europa League, sempre più casa della squadra andalusa anche in una stagione come questa che sembrava un fallimento. Gli uomini di Mendilibar in un Sanchez Pizjuan infuocato per due ore di gioco hanno ribaltato in campo la Juventus di Allegri, creando molto prima e capitalizzando dopo l’iniziale vantaggio di Vlahovic.
Il 2-1 ai supplementari dopo l’1-1 dei novanta minuti è la fotocopia della gara d’andata: premia la squadra che in campo ha messo più qualità, idee e concretezza nei momenti decisivi lasciando l’amaro in bocca alla Juventus che dopo aver controllato le sfuriate per più di un’ora si era trovata a gestire un piccolo vantaggio, riuscendoci solo per sei minuti abbondanti.
Per Allegri e i suoi un duro colpo che certifica l’assenza di titoli anche in questa stagione. Il match di ieri sera sarà sicuramente oggetto di analisi e di confronti all’interno del club che, tuttavia (doveroso ricordarlo), quest’anno ha vissuto una stagione fuori dal campo davvero travagliata e tumultuosa.
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