LA LAZIO INCIAMPA COL FEYENORD E FINISCE IN CONFERENCE LEAGUE
Serata amara per la squadra di Sarri che, nonostante concluda il girone a pari punti con le altre squadre del Gruppo F, non si qualifica a causa della differenza reti. Ai biancocelesti sarebbe bastato un pareggio per accedere alle fasi finali di Europa League.
Il rimorso è forte se si tiene conto della storia del match. La Lazio ha dominato ma è mancata la lucidità sotto porta. Nel secondo tempo la partita sfugge letteralmente di mano ai biancocelesti e il Feyenord ne approfitta.
Sarri manda in campo Provedel, Lazzari, Casale, Patric, Hysaj, a centrocampo fiducia a Milinkovic, Marcos Antonio, Basic. A comporre il tridente Cancellieri, Felipe Anderson e Zaccagni.
Slot schiera invece il 4-3-3 interpretato da Bijlow, Pedersen, Hancko, Trauner, Lopez; Timber, Szymanski, Kocku, Dilrosum, Danilo, Paixao.
Nel primo tempo la Lazio da la sensazione di avere il controllo del match. Al terzo minuto di gara Felipe Anderson si invola ma conclude alto sopra la traversa. Al 20’ il fraseggio Sarriano inizia a produrre risultati. Azione propiziata da Felipe Anderson che serve in contropiede Cancellieri. L’attaccante non tira di prima intenzione e sfuma l’occasione gol per i biancocelesti. Al 23’ un’altra occasione per la Lazio: Milinkovic Savic serve Lazzari che a tu per tu col portiere non riesce a beffare l’estremo difensore.
Nella prima mezz’ora c’è spazio anche per un’occasione del Feyenord: Paixao, con un tiro a giro, prova a battere Provedel ma il portiere Laziale si fa trovare pronto. Squadre negli spogliatoi sullo 0-0.
Nella ripresa Sarri sostituisce Lazzari per Marusic. Cambi anche per il Feyenord che sostituisce López, al suo posto Hartman. Al 55’ altra palla gol per i biancocelesti: Felipe Anderson dribbla Trauner, entra in area di rigore e calcia da posizione defilata trovando peró Bijlow che chiude lo specchio della porta. Al 64’, contro ogni pronostico, arriva il gol inaspettato di Gimenez. La Lazio accusa il colpo e al 71’ rischia di subire il raddoppio da Kocku che con un destro dalla distanza colpisce il palo.
Da lì in poi nervosismo la fa da padrone. Sarri viene ammonito dal direttore di gata dopo aver raccolto un bicchiere finito a pochi passi da lui, probabilmente piovuto dagli spalti. Al 86’ si scatena una rissa in campo che rompe l’assedio Laziale, i sei minuti di recupero concessi non basteranno a recuperare il risultato.
Così la Lazio è retrocessa in Conference League. Una sconfitta che lascia una ferita importante ai danni della Lazio che ha molto da recriminare: troppe le occasioni fallite.
Queste le dichiarazioni post-gara di Sarri, apparso abbastanza contrariato per i minuti persi a causa delle sospensioni nel secondo tempo:
“A parte che quando abbiamo battuto il centro era il ventitreesimo, siamo stati cinque minuti fermi. Vorrei avere un’idea del tempo effettivo che è stato giocato da quell’episodio alla fine, perché avremo giocato quattro cinque minuti effettivi, quindi…Abbiamo avuto un atteggiamento buono per tutta la partita, non abbiamo concesso molto. Abbiamo creato 4-5 volte la situazione per mettere un giocatore davanti al portiere e non abbiamo segnato, siamo stati puniti per questo. Ho visto una squadra viva, determinata, pronta a lottare. E’ una sconfitta a livello episodico, ma la squadra non mi ha deluso.”
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