INCHIESTA JUVENTUS, LA RIVELAZIONE: “IL CDA AVREBBE NASCOSTO LA MANOVRA STPIENDI”
L’inchiesta Juve sulle plusvalenze continua a tenere banco, e di volta in volta si arricchisce di nuovi contorni. Il “Corriere della Sera” riporta le dichiarzioni di Paolo Picatti, sindaco della Juventus, la cui posizione, tra l’altro, è stata archiviata. Al centro della discussione ci sono plusvalenze e manovra stipendi. Dall’interrogatorio in Procura del professionista, Presidente del collegio sindacale della Juve dal 23 novembre 2009 al 29 novembre 2021, emergono dettagli importanti sulle modalità di risparmio delle mensilità salariali: “Sapevamo quello che era uscito, cioè il risparmio e la riduzione tout court degli stipendi. Quando abbiamo letto gli atti di questo fascicolo delle chat e delle scritture, ci siamo sorpresi e arrabbiati”. Il commercialista prosegue nella sua deposizione, parlando anche della seconda manovra stipendi: “Noi non eravamo a conoscenza di nulla di tutto questo. Ho visto questi atti nel vostro fascicolo, tutto questo ambaradan non ci è stato comunicato. Se avessimo avuto conoscenza di fatti di questa natura, ci saremmo agitati non male”. La manovra stipendi sarebbe dovuta essere comunicata al collegio sindacale: “Certamente. Soprattutto dovevano essere eseguite e recepite in modalità totalmente differenti. Confermo che sono scosso e arrabbiato”. Inoltre confessa di non essere a conoscenza dell’accordo fra Agnelli e Chiellini di cui si parla spesso: “Mai visto”. Dalle parole di Picatti emergerebbe come il C.D.A avrebbe nascosto al club la manovra stipendi.