
Milan, perché il club è di fatto in vendita?
L’attuale proprietà rossonera è a tempo, il fondo investimenti RedBird un giorno lascerà Casa Milan ad altre mani. E’ la realtà dei fondi: comprano, migliorano, vendono al doppio. Lo ha fatto Paul Singer con il Fondo Elliot, lo farà Gerard Joseph Cardinale un giorno (vicino o lontano che sia). Lo stadio nuovo è strategico, così come la necessità di avere i conti a posto e una rosa di giocatori di alto livello: significa rendere il brand Milan appetibile per altre realtà. Spiace per i tifosi, rimasti legate al calcio degli industriali locali alla Silvio Berlusconi, Angelo e Massimo Moratti, Giovanni Agnelli, Corrado Ferlaino (giusto per fare qualche nome senza ricordare gente come Romeo Anconetani, Costantino Rozzi, Angelo Massimino, Edmeo Lugaresi, Franco Jurlano, Mario e Vittorio Cecchi Gori). Uomini innamorati del calcio e dei colori. Torniamo alle faccende rossonere, la notizia del giorno è il Tolosa (Ligue 1): il club sta per passare nelle mani di un fondo di Dubai. Controllato per l’85% da RedBird, sta per finire alla World Gate Investment. Il fondo è guidato dal ricco imprenditore siriano Anas Amin, le parti sono in avanzate trattative. Gli uomini dell’attuale proprietario del Milan avevano acquisito la squadra transalpina nel 2020 per meno di 11 milioni di euro e sono pronti a realizzare una corposa plusvalenza, lasciando ai nuovi proprietari una società con i conti a posto e una Coppa di Francia (vinta nel 2023) in bacheca. Il prossimo step sarà la cessione delle quote rossonere e il futuro parlerà molto probabilmente la lingua araba….
Contenuti simili
Calcio, addio a Oliviero Garlini il bomber delle rovesciate
Il mondo del calcio piange la scomparsa di Oliviero Garlini, l’ex attaccante era malato da tempo e si è spento all’età di 68 anni.