Fabio Capello si è concesso a un’intervista lunga al Corriere della Sera e nella quale ha toccato tutti i punti dell’attualità del calcio nostrano e mondiale. Di seguito ne riportiamo i punti salienti.

MONDIALI

“Nei Mondiali Qatar 2022 mi ha impressionato la feschezza atletica e la compattezza delle squadre. Hanno giocato tutti con il 9-1: compatti in difesa e poi all’attacco con tanti giocatori.E meno male che è sparito il possesso palla! Era la morte del calcio, la noia assoluta. Con il possesso togli la responsabilità a chi ha il pallone, con il passaggino laterale. Per giocarla in verticale ci vuole coraggio”.

SINGOLI

“È mancato Benzema, ma capisco la scelta di Deschamps. L’ho fatta anch’io con Savicevic, prima dell’Intercontinentale 1993. Solo al mattino della partita mi hanno detto che poteva giocare, dopo che avevo preparato tutto con Raducioiu. Per rispetto, non l’ho fatto giocare. Ritenevo di essermi comportato bene verso la squadra. Ma la domanda resta: con Savicevic e con Benzema il Milan e la Francia avrebbero un trofeo in più? Forse si…Su Lautaro posso dire che a me piace, è completo. Nella finale è stato un po’ lento nell’esecuzione.
Dibu Martinez? Uno stupido. Messi era tra i geni del calcio anche prima del Mondiale come Pelé e Maradona. Ed essersi messo l’abito qatariota lo vedo come un gesto di riconoscimento della grandezza, non è stato un qualcosa di politico ma di sportivo. Ronaldo se l’è cercata questa fine triste, non gli fa onore. È stato presuntuoso ed è diventato ingombrante per una squadra.”
SUL CAMPIONATO
“Theo Hernandez l’ho visto col freno a meno tirato, Amrabat invece mi ricorda molto Gattuso ma è più tecnico. Sul campionato, il Napoli mi ha impressionato per convinzione, qualità e alternative: le sfide a Inter e Napoli diranno tanto ma è favorito per me. La Juve può rientrare, dipende da chi recupererà e non si farà influenzare da quello che accade fuori, credo che Allegri abbia in mano la nave da guidare: esperienza e personalità non gli mancano.”