LAZIO SAMPDORIA, 1-0: BIANCOCELESTI AL QUARTO POSTO

28 Febbraio 2023 alle 08:47

La Lazio a fatica supera la Sampdoria: 1-0 all’Olimpico, ci pensa la magia di Luis Alberto a firmare una vittoria importante per i biancocelesti di Sarri, che salgono così a quota 45 punti scavalcando momentaneamente al quarto posto la Roma (attesa dal confronto con la Cremonese), allungando sull’Atalanta (ora a -4) e restando in scia di Inter e Milan (distanti due lunghezze).

Formazioni

Lazio (4-3-3): Provedel; Lazzari (85′ Hysaj), Casale, Patric, Marusic; S. Milinkovic-Savic (85′ Basic), Cataldi (57′ Vecino), Luis Alberto; Felipe Anderson, Immobile, Pedro (57′ Zaccagni). All.: Sarri.
Sampdoria (3-5-2): Audero; Zanoli, Nuytinck, Amione; Léris, Rincon, Winks, Cuisance (72′ Ilkhan), Augello; Gabbiadini (72′ Jesé), Lammers. All.: Stankovic.

 

Cronaca della partita

Prima vera occasione per la Lazio, con Immobile che spreca da buona posizione. Non sfrutta un buon contropiede neanche Cuisance dall’altra parte. Al 41′ la Lazio ha tre palle gol nitide: Felipe Anderson calcia dal limite e costringe Audero alla respinta, Pedro si avventa sul pallone e da posizione impossibile la manda sul palo, arriva Immobile che da due passi calcia altissimo.  Nella ripresa la Samp si fa pericolosa con Gabbiadini, ma Provedel è attento e blocca. Al 60′ Immobil calcia ancora alto da buona posizione. Pochi minuti dopo è Marusic a non chiudere un’azione pericolosa. Ci pensa Luis Alberto, che all’80’ decide l’incontro: respinta corta di Nuytinck, il pallone arriva al limite dell’area allo spagnolo che apre il piattone destro e manda il pallone con forza sotto l’incrocio per l’1-0. Il risultato non cambia più: la Lazio batte la Samp ed è quarta, a -2 dal secondo posto.

 

Queste le dichiarazioni di Sarri a Sky Sport nel post gara:”Esclusi dieci minuti di sbandamento a inizio ripresa, la squadra mi è piaciuta: abbiamo mantenuto un atteggiamento serio. E’ diventata una vittoria di una partita sporca, anche se abbiamo avuto 8-9 palle gol abbastanza nette“.

di Valerio Carlesimo