In avvio di gara il seguente tema tattico: Milan avanti, Juve ‘allegriana’ e coperta. Al 6′ il primo squillo dei rossoneri, con Reijnders, che da fuori area non inquadra il bersaglio. Al 14′ una gran parata di Szczesny neutralizza la girata di Giroud, sul suggerimento di Leao. Il Milan avanza il baricentro e gestisce costantemente il possesso del pallone. La Juve rifiata e si affida ai calci piazzati per mettere la testa fuori da bunker. Al 23′ ci prova Kostic dalla distanza, ma la sua mira è sbagliata. Al 34′ lampo di classe di Rabiot, ma la sua conclusione non è precisa. Al 40′ la svolta decisva della gara: Kean azzecca il movimento sull’imbucata profonda, Thiaw va in bambola e affossa l’attaccante della Juve lanciato verso la porta di Mirante: espulsione, Milan in 10.
La Juve prova a cambiare passo e a sfrutatre la superiorità numerica ma non si rende pericolosa. Allegri inserisce Vlahovic ee Cambiasso, e la mossa ridà una vitalità alla squadra bianconera. Al 63′ la Juve passa in vantaggio: Locatelli tira da fuori, conclusione deviata e Mirante è battuto: 0-1. La Juve – che colleziona ammonizioni – punge con le conclusioni di McKennie e Gatti. Il Milan prova a sfruttare le palle inattive, il colpo di testa di Leao non inquadra i pali. Una raffica di sostituzioni fa da prologo agli ultimi 10 minuti di match. La Juve si copre e fa girare il pallone, creando al 92′ una colossale doppia chance per il raddoppio. Mirante nega il gol a Cambiaso e respinge il tap-in di Vlahovic. Il Milan resta in partita ma non ha la forza per l’assedio finale: vince la Juve, l’Inter è prima.
Colpaccio della squadra di Allegri, capace di difendere nel primo tempo, di sfruttare la superioritá numerica, di colpire con Locatelli, di resistere, sfiorando anche in due circostanze il raddoppio. Un successo che porta la Juventus a meno 1 dal Milan e a meno 2 dall’Inter. Inconcludente e spesso scollegata la squadra di Pioli, con cambi non troppo comprensibili e una gestione risorse difficile in vista degli impegni con PSG e Napoli. I bianconeri tornano solidi dietro e cinici davanti: 10 punti nelle ultime quattro partite, zero goal subiti e solo quattro segnati. Il massimo con il minimo sforzo, per una Juve di corto muso, che non incanta ancora sotto il profilo del gioco, ma è tornata tremendamente solida ed efficace. Da segnalare il gol dell’ex Locatelli. Come sette anni fa e sempre il 22 ottobre, è ancora una volta lui l’uomo copertina di Milan-Juve. Nel 2016 con la maglia rossonera fece un super gol a Buffon, un pregevole collo esterno che si infilò sotto l’incrocio; stasera il gol è molto meno bello e va diviso a metà con Krunic ma è di grande importanza per le ambizioni dei bianconeri che non fanno scappare via il Milan e indirettamente fanno un favore anche all’Inter che si ritrova in vetta.