Bologna, Orsolini abbatte il catenaccio Lecce
Il Lecce è sceso in campo allo stadio Dall’Ara con il chiaro intento di portare via un punto per muovere la classifica. Capitan Baschirotto e compagni hanno alzato un muro degno degli anni ’70-80. Chiudendo ogni pertugio agli avversari e andando a raddoppiare sistematicamente su Ndoye e Orsolini. Mentre Baschirotto e Gaspar toglievano aria a Castro prima e Dallinga poi. Partita priva di emozioni, con la squadra di casa a condurre il gioco e i giallorossi a rintuzzare. Primo tempo senza grosse emozioni, giusto una palla colpita di testa da Castro alzata sopra la traversa da Falcone dopo appena 40″ di gioco. Poi ci sarà un quasi autogol di Ramadani sventato dal portiere e un altra incornata di Castro bloccata sempre bloccata dall’estremo difensore romano del Lecce. La ripresa comincia nel ricordo di Ingesson con un piccolo striscione (“Klas infinito”) e un coro per lo svedese, a dieci anni dalla scomparsa. L’ex centrocampista aveva indossato le maglie di Bari, Bologna e Lecce. Un po’ più vivace la seconda parte con i padroni di casa che alzano i giri, nonostante gli ospiti tentino in tutti i modi di tenere la partita bloccata. Nel Bologna si rivede anche lo scozzese Ferguson (applauditissimo) a sette mesi (202 giorni) dall’infortunio. Ci vuole il guizzo. Lo trova Orsolini quando mancano cinque minuti al termine (40’): Ferguson avvia l’azione, appoggia per Ndoye, palla a Miranda che crossa, Orsolini colpisce di testa e insacca: sono i tre punti tanto sognati dopo 5 pareggi casalinghi nelle prime 5 di campionato. Nel finale Gotti manda in campo Rebic e Sansone per l’infruttuoso assalto finale e sono giocatori che dovrebbero essere sempre in campo dal 1′. Così, come Rafia non merita le sistematiche sostituzioni a metà partita: sarà un caso ma con lui in campo il Lecce gioca molto meglio.
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