Formazioni
Cremonese (4-2-3-1): Radu; Sernicola, Bianchetti, Lochoshvili, Valeri (72′ Buonaiuto); Meïté, Ascacibar (79′ Ciofani); Zanimacchia (46′ Okereke), Afena-Gyan (62′ Escalante), Quagliata; Dessers (72′ Aiwu). All.: Alvini.
Napoli (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani (82′ Østigård), Kim, Mario Rui (82′ Olivera); Zambo Anguissa, Lobotka, Ndombele (57′ Simeone); Politano (73′ Lozano), Raspadori (74′ Zielinski); Kvaratskhelia. All.: Spalletti.
Cronaca della partita
Dopo lo show alla Johan Cruijff Arena, Spalletti si presenta a Cremona col tridente Politano-Raspadori-Kvaratskhelia e Ndombele in mediana insieme a Lobotka e Anguissa. Scelte a cui Alvini risponde piazzando Meitè e Ascacibar a protezione della difesa e Quagliata, Felix e Zanimacchia a supporto di Dessers. Moduli alla mano, 4-3-3 contro 4-2-3-1 per una gara che fin dalle prime battute chiarisce subito il tema tattico del match. La squadra di Spalletti parte molto forte, è padrona del gioco e del palleggio, e al 2′ coglie subito un legno clamoroso con una percussione di Rrahmani. Al 10′ occasione per la Cremonese: sugli sviluppi di un calcio d’angolo battuto da Quagliata, la palla viene rimessa al centro per l’ex Juve Under 23 Zanimacchia, che col destro colpisce in pieno il legno più vicino!
Scampato il pericolo, la Cremonese tiene botta e si propone dalle parti di Meret, ma senza sortire occasioni degne di nota. La svolta della partita arriva al 26′, quando Bianchetti atterra Kvaratskhelia in area: il contatto c’è ma è leggero, rigore trasformato da Politano. Sul finire del primo tempo Anguissa va col Mancino alto da pochi passi: il camerunense avrebbe potuto servire Raspadori, ben posizionato. Nella ripresa, al 47′, arriva il gol della Cremonese con Dessers: verticalizzazione di Ascacibar, che taglia in due la difesa del Napoli, e rete da due passi dell’ex Feyenoord e Genk, che si sblocca in Serie A e riequilibra il match: 1-1! Guizzo che rimette tutto in parità e dà fiducia agli uomini di Alvini, più alti e aggressivi. Al
55′ Okerke, l’ex Venezia subentrato all’intervallo a Zanimacchia, se ne va in velocità e, da fuori, lascia andare il destro: palla sull’esterno della rete. Al 56′ Raspadori, ben liberato da Kvaratskhelia, va a tu per tu con Radu, che respinge la sfera con grande prontezza. A caccia di forze fresche e più peso davanti, Spalletti leva Ndombele, Raspadori e Politano e fa entrare Simeone, Zielinski e Lozano. Alvini invece sostituisce Felix con Escalante, Dessers con Aiwu e Valeri con Buonaiuto. Sostituzioni che cambiano un po’ gli assetti tattici, allungano le squadre e innescano un finale a ritmi altissimi. In pressione, il Napoli attacca a testa bassa. Al 76′ Simeone porta in vantaggio il Napoli: gran cross, altissimo, di Mario Rui dalla sinistra, la palla scende improvvisamente sul secondo palo e il Cholito la schiaccia di testa in fondo al sacco: 1-2! Al
90’+3 gol del Napoli con Lozano: Simeone lancia Kavaratskhelia, che parte in contropiede ed è generosissimo a servire il messicano a porta vuota: 1-3! Appena due minuti dopo segnano ancora gli azzurri con Olivera: su punizione dalla destra di Di Lorenzo, l’ex Getafe anticipa tutti di testa e insacca: 1-4!
Il Napoli continua a stupire: quella di Cremona è ottava vittoria consecutiva tra campionato e Champions. Al netto di un risultato un po’ bugiardo, arrotondato solo nel recupero, allo Zini gli uomini di Spalletti portano a casa una vittoria meritata e pesantissima. Meritata perché ottenuta grazie a una maggior qualità nelle giocate dei singoli e pesantissima perché arrivata alla fine di un match molto combattuto. Fino alle reti di Lozano e Olivera, infatti, la Cremonese ha dato filo da torcere agli azzurri, dando a questo successo un valore ancora maggiore per Spalletti, bravo dare la svolta al match con i cambi e a utilizzare al meglio la rosa a disposizione. Una rosa capace di andare a bersaglio in tanti modi e di fare più partite nella partita a seconda delle difficoltà e del tema tattico.