Da Garcia a Zielinski: ADL è un vulcano in conferenza stampa
Il Presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis è stato di parola. Prima delle final four di Supercoppa aveva promesso, “Quando torneremo dalla Supercoppa vi dirò tutto”.
Sulla rottura con Garcia
Il Presidente è tornato sull’argomento ripercorrendo i momenti critici che hanno portato alla frattura.
“Appena mi allontanavo faceva delle cose discutibili e poi perdevamo. L’ho mandato via perché l’ultima volta, contro l’Empoli, sono sceso nello spogliatoio prima della partita e mi disse “mi lasci fare” quando ho mosso delle critiche. O lo mandavo a quale paese o stavo zitto“.
Insomma, la scintilla non è scattata. Eppure era stato scelto dopo frequentazioni di settimane che avevano consentito ad ADL di apprezzare il “profilo umano”.
Thiago Motta ha snobbato il Napoli
“Thiago Motta era nella lista dei possibili allenatori da Napoli, ma già in una conversazione di circa 6 ore a Roma mi disse che lui puntava ad allenare squadre di cui non dico il nome fuori dall’Italia. Quando tu vai a scegliere un allenatore bisogna essere convinti in due”. A confermare la reticenza dell’allenatore rispetto alla piazza “Napoli” è stato anche l’agente del calciatore nelle ultime ore.
La scelta di Mazzarri
Come sappiamo, Aurelio De Laurentiis ha poi virato su Walter Mazzarri. Un usato sicuro per un periodo di tempo limitato: “Mazzarri è venuto perché è un amico del Napoli, lui ha capito che quando andò all’Inter commise un errore di valutazione. Lasciatelo lavorare in pace, poi sarà quel che sarà.”
I troppi no al club Napoli
Il tema della scarsa appetibilità del Club Napoli è tornato in ballo citando le vicende Luis Enrique e Dragusin, finito poi al Tottenham:
Quando è venuto da me l’avvocato di Luis Enrique siamo stati 3 giorni a parlare, poi ha preferito il Psg, ci sono dei club che essendo più blasonati hanno più attrazione e io non mi arrabbio mai. Vedi anche Dragusin, al quale ho offerto più soldi del Tottenham, ha preferito l’Inghilterra anche rispetto al Bayern Monaco, non puoi combattere”.
Il caso Zielinski: attacco frontale al procuratore
“Il rendimento di Piotr nelle ultime partite non è stato soddisfacente. Uno che in estate mi dice: “Voglio restare”. Io ce l’ho a morte con Bolek, perché lui lo è andato a vendere. Ho a quel punto una scarsa considerazione di te come uomo, non come calciatore”.
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