Che tiri una brutta aria alla Juventus, dopo le due storiche sconfitte nel girone di Champions, e i soli 10 punti raccolti in campionato nelle prime sette partite, era noto a tutti. Ma magari ci si aspettava una tregua prima della sosta. Invece gli ultras della Juve ci hanno dato dentro, con un lungo comunicato in cui condannano il gesto dei giocatori bianconeri di andare a chiedere scusa sotto la curva non solo dopo la sconfitta contro il Benfica in casa, ma anche dopo il triplice fischio a Monza. E’ stato proprio il capitano Bonucci a guidare i compagni ad incassare fischi e insulti ovvi e inutili, che non hanno sortito l’effetto sperato ma quello di portare ancora più disgregazione all’interno della squadra.
Il Comunicato degli ultras bianconeri
“Stiamo assistendo a scene che non comprendiamo e fanno sorridere. Bonucci non è mai stato un leader e mai lo sarà. E come lui tutti gli altri che lo assecondano…. In questo momento particolare di confusione generale dove sia tra i giocatori che in Juventus e in Curva, si assiste a un momento di totale anarchia dove chiunque ne abbia voglia, a turno, si erge a intenditore, a capo, a leader ed a responsabile senza che abbia il carisma e nemmeno il riconoscimento della gente o da chi da anni conosce l’ambiente.”
I motivi del comunicato
Il motivo per cui gli ultras bianconeri (Viking Drughi e Nord Est) hanno attaccato il capitano della Juventus, dipingendolo non come un leader ma come una vittima sacrificale, è questo: chi indossa la maglia della Juventus deve abbassare la testa solo davanti al suo popolo e non davanti a tutti, media compresi. Bastano gli sguardi dal campo alla curva, il saluto formale con la mano alzata per capire che i giocatori si scusano con la tifoseria. In un momento di crisi, Bonucci avrebbe ridicolizzato la Juventus.