Il Milan si butta via, festa Viola: rabbia Fonseca
Rialza la testa Raffaele Palladino, Milan k.o. alla fine di una partita incredibile. L’arbitro Luca Pairetto costretto a un super lavoro fra cartellini gialli e rigori (due per il Milan, uno per i gigliati). A fine gara esplode la rabbia di Paulo Fonseca contro i suoi giocatori: “Il rigorista è Christian Pulisic, non so perché abbiano deciso diversamente. Non deve accadere più”. Ma il tecnico rossonero è sotto accusa anche per altre scelte che non sono state capite: l’insistenza sull’abulico Emerson Royal e soprattutto Fikayo Tomori. I rimpianti per l’addio a Pierre Kalulu aumentano e anche per Yacine Adli autore del classico gol dell’ex. Fra l’altro l’ex allenatore di Lilla e Roma fra le altre, ha tolto dal campo Rafael Leao e Christian Pulisic che stavano dando un contributo importante, mentre sono stati lasciati dentro Alvaro Morata e Tammy Abraham piuttosto opachi. Il mister milanista non sfrutta mai le cinque sostituzioni, come se non si fidasse della rosa. Al contrario il collega sfrutta la rosa viola in tutta la sua ampiezza e finalmente può sorridere con la doppia vittoria fra Conference League e campionato. La Fiorentina ha una rosa interessante, sta al tecnico ex Monza sfruttarne le caratteristiche al momento giusto. Piace il fatto che Raffaele Palladino non ha paura a lanciare i giovani, Pietro Comuzzo su tutti. Andiamo a vedere le fasi salienti della gara giocata al Franchi. Il pallino del gioco nel primo tempo è sempre nelle mani dei padroni di casa che ottengono un rigore per un fallo dubbio di Theo Hernandez su Dodo: Mouse Kean si fa ipnotizzare da Mike Maignan. Lo scampato pericolo non sveglia il Milan, gli avversari passano in vantaggio con l’ex rossonero Yacine Adli: il francese riceve palla da fallo laterale, salta Christian Pulisic e sferra un tiro dal limite dell’area che frega il portiere milanista. Secondo gol in 72 ore dopo quello in Conference League. I toscani non si accontentano e Andrea Colpani va vicino al raddoppio, ma prima del termine della prima frazione il Diavolo ha la chance di pareggiare dagli undici metri, per un fallo di Luca Ranieri su Tijjani Reijnders, che si inserisce bene in area sulla verticalizzazione di Christian Pulisic. Dal dischetto, però, Theo Hernandez si rovina il compleanno facendosi parare il tiro dal monumentale David De Gea che poi neutralizza anche una conclusione ravvicinata di Tammy Abraham. Il Milan inizia la ripresa con il piede sull’acceleratore. La pressione è più alta e la Viola fa più fatica a palleggiare e a ripartire. Moise Kean regala un altro rigore con un fallo ingenuo su Matteo Gabbia, ma ci pensa ancora super David De Gea: penalty parato, tanto per spiegare perché è stato per dodici anni titolare nel Manchester United. La marea milanista però monta sempre più: il tecnico portoghese chiede ampiezza e proprio su un cross dalla sinistra di Theo Hernandez, l’americano Christian Pulisic con una prodezza al volo insacca in diagonale l’1-1. L’ex attaccante juventino Moise Kean continua la sua serata da dimenticare fallendo il 2-1 da ottima posizione, ma ha il merito di riscattarsi parzialmente servendo, su mancata deviazione di Fikayo Tomori, il pallone del vantaggio ad Albert Gudmundsson. Il Milan, con in campo anche Samuel Chukwueze, prova l’ultimo assalto, ma il portiere spagnolo aggiunge ai due rigori disinnescati anche altre due parate importanti sul nigeriano ex Villarreal e su Tammy Abraham. Finisce con Moise Kean che vede stamparsi sulla traversa il tiro del 3-1 e con Raffaele Palladino, espulso per proteste, che festeggia una vittoria meritata. Per il Milan invece è di nuovo notte fonda, anzi fondissima: dopo il fischio finale l’arbitro espelle anche il recidivo Theo Hernandez per proteste. Avesse vinto il Milan non ci sarebbe stato nulla da ridire, i tre punti viola hanno nome e cognome: David De Gea.
Contenuti simili
Serie A: l’Atalanta può gareggiare per lo Scudetto?
L’Atalanta è diventata la squadra da battere in campionato? Una cosa è certa: il grande lavoro di Gasperini!