Nella mattina di mercoledì 11 ottobre il centrocampista della Juventus Nicolò Fagioli è stato indagato per presunte scommesse su delle piattaforme online illegali. Poche ore dopo i suoi legali – Luca Ferrari e Armando Simbari – hanno parlato all’Ansa. Queste le loro dichiarazioni, che parlano di un Fagioli “sereno”, che si è autodenunciato alla giustizia sportiva: “Nicolò è sereno ed è massimamente concentrato sulla Juventus e sul campionato. Nella nostra qualità di legali di Nicolò Fagioli, in riferimento alle notizie apparse sulla stampa in data odierna, possiamo rappresentare che il nostro assistito sta affrontando con responsabilità la vicenda, in un’ottica di massima trasparenza e collaborazione con l’Autorità giudiziaria ordinaria e sportiva, come dimostra il fatto di essersi attivato per primo e tempestivamente nei confronti della Procura Federale”.
PARLANO I LEGALI DI FAGIOLI: “E’ SERENO, SI E’ AUTODENUNCIATO”
COSA DICE IL REGOLAMENTO
L’articolo 24 del Codice di Giustizia Sportiva recita: “Ai soggetti dell’ordinamento federale, ai dirigenti, ai soci e ai tesserati delle società appartenenti al settore professionistico è fatto divieto di effettuare o accettare scommesse, direttamente o indirettamente, anche presso i soggetti autorizzati a riceverle, che abbiano ad oggetto risultati relativi ad incontri ufficiali organizzati nell’ambito della FIGC, della FIFA e della UEFA”.
AMMENDA E SQUALIFICA
Nel caso in cui venisse accertato che Fagioli ha scommesso su eventi calcistici per lui sarebbe inevitabile una sanzione da parte della giustizia sportiva. Bisognerà quindi capire se Fagioli abbia realmente scommesso e su cosa. Una violazione dell’articolo 24 del Codice comporta una sanzione minima dell’inibizione o della squalifica non inferiore ai tre anni, più un’ammenda a partire da 25mila euro.
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