JUVE – INTER 2-0: IL DERBY D’ ITALIA E’ BIANCONERO
Nel secondo derby in programma per la tredicesima giornata di serie A, la Juventus batte l’Inter e si proietta a –4 dal secondo posto. La squadra di Allegri, grazie a due gol arrivati nel secondo tempo, celebra così la prima vittoria stagionale in uno scontro diretto. Tre punti vitali per l’umore della Juventus che pian piano ritrova giocatori infortunati e continuità di rendimento in campionato. Archiviata la questione Champions, gli uomini di Allegri possono dunque tornare a sorridere. C’è poco da gioire invece in casa Inter: per i nerazzurri è la quinta sconfitta in campionato, un dato che testimonia la difficoltà dei nerazzurri di rimontare partite che la vedono andare in svantaggio. Che si tratti di un problema mentale o meno, questo è un problema che Simone Inzaghi dovrà presto affrontare per non rischiare di perdere il treno per la zona Champions.
Allegri prepara la sfida all’Allianz presentandosi in campo con il solito 3-5-1-1 interpretato da Szczesny; Danilo, Bremer, Alex Sandro; Cuadrado, Fagioli, Locatelli, Rabiot, Kostic; Miretti, Milik. Vlahovic indisponibile. Sono invece a disposizione Chiesa e Di Maria, appena recuperati.
Sponda Inter invece, si registra l’assenza di Lukaku. Simone Inzaghi manda in campo Onana, Skriniar, De Vrij, Acerbi; Dumfries, Barella, Calhanoglu, Mkhitaryan, Di Marco; Lautaro Martinez, Dzeko.
Nel primo tempo poca scena per la Juventus che rischia in più occasioni di subire il gol dell’Inter. Al 5’ Lautaro raccoglie il cross di Di Marco, il pallone cade sui piedi dell’argentino che spara il sinistro da dentro l’area, ma non trova la porta. L’altra grande occasione dei nerazzurri arriva al 26’ con Dzeko che, su corner, colpisce la palla di testa deviata da Lautaro. L’attaccante non riesce ad indirizzare il pallone che carambola a velocità molto alta sulla fronte del Bosniaco e sfila a lato della porta.
Al 42’ l’Inter sciupa un’altra palla gol: lancio di Mkhitaryan, Barella calcia al volo dalla destra e il pallone diventa un cross per Dumfries, che a porta quasi sguarnita calcia alto.
Nella ripresa l’inerzia della partita cambia dopo una ripartenza che la Juventus riesce a sfruttare alla perfezione. Tutto nasce da un contropiede condotto da Kostic che corre peri oltre 50 metri palla al piede, la mette in mezzo e trova Rabiot che di prima intenzione insacca di interno destro all’angolino. La Juve passa in vantaggio. L’Inter sembra a questo punto aver accusato il colpo e si dimostra frettolosa e nervosa nel tentativo di reagire.
La Juventus, nel frattempo, va al raddoppio con Danilo che su calcio d’angolo trova la rete al volo. Gol che comunque viene annullato perché la Var rileva il fallo di mano commesso da quest’ultimo nell’ indirizzare il pallone in rete.
Al 73’ Allegri manda in campo rinforzi freschi. Chiesa subentra a Milik (l’esterno offensivo torna a disputare un match di serie A dopo 10 mesi dall’infortunio). Anche Inzaghi ricorre ai cambi e manda in campo Gosens e Correa al posto di Di Marco e Calhanoglu.
Al 75’ Lautaro fallisce un importante palla gol a tu per tu con Szczesny. Da qui in poi solo Juve: al 77’ palo clamoroso di Kostic che al volo sferra un sinistro da fuori area che va a sbattere sul palo. Altri cambi da una parte all’altra: per la Juve entra Di Maria al posto di Miretti; per l’Inter Darmian, Bellanova e Brozovic per Skriniar, Dumfries e Mkhitaryan. A 5 minuti dalla fine c’è tempo per il gol di Fagioli su assist di Kostic e per il l’occasione gol di Chiesa che si infrange sui piedi di Onana (ma l’arbitro aveva comunque segnalato fuorigioco). Trascorsi i 6 minuti di recupero, la Juventus si gode i 3 punti in uno Juventus Stadium che da tempo non assisteva a un trionfo contro una big.
Allegri appare molto soddisfatto ai microfoni di Dazn ma richiama comunque tutti alla concentrazione sui prossimi match contro Verona e Lazio prima della sosta Mondiali:
“Le certezze maggiori sono quelle di una squadra che corre tutta insieme, si aiuta, si abbassa dietro la linea della palla. All’inizio giocavamo mezz’ora, poi uscivamo dalla partita. Ora anche nei momenti di difficoltà rimaniamo in partita e questo è un passaggio importante. Questo spirito qui è uno spirito importante <…> era importante vincere uno scontro diretto. Abbiamo giocato bene anche tecnicamente, rischiando solo una volta su Lautaro. Quando giochi le partite con quest’atteggiamento è difficile prendere gol.
Interrogato sul significato delle ultime due vittorie in campionato:” Il campionato è lungo. Abbiamo avuto qualche passaggio a vuoto, soprattutto in Champions, perché abbiamo fatto una brutta Champions. Abbiamo battuto una grandissima squadra, ma da domani riazzeriamo tutto e pensiamo a Verona, sempre una gara difficile, e Lazio. Poi tireremo una riga”
Simone Inzaghi appare invece rammaricato ma consapevole della buona prova dell’Inter: “In partite come queste non ci possiamo permettere di non segnare un gol dopo i primi 45’. Nella ripresa eravamo partiti discretamente, poi ci siamo un po’ disuniti. Potevamo pareggiare nonostante quello, con Lautaro, poi è arrivato il secondo. E’ una sconfitta che fa male, con una competitor. L’anno scorso abbiamo vinto una gara che non meritavamo, stasera non ci sta il 2-0: il calcio è così, sono decisivi gli episodi e non siamo stati bravi a farli girare dalla nostra parte”.
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