Kolo Muani scuote la Juve: poker rifilato all’Empoli

Dopo la sconfitta in Champions League, la Juventus torna in campo per il lunch match di Serie A: allo Stadium arriva l’Empoli. Bianconeri chiamati al successo, per non vedere distaccarsi troppo dalle prime quattro posizioni. Dall’altra parte c’è la squadra di D’Aversa, che ultimamente non ha brillato tantissimo, ma che è pronta a sgambettare la squadra di Thiago Motta.

Partenza shock per la Juventus, che già al quarto minuto si ritrova sotto: a segnare è l’ex della sfida De Sciglio, abile a sfruttare una ribattuta errata del portiere in occasione di un calcio d’angolo. Gli azzurri avrebbero persino l’occasione di andare al raddoppio, ma la concessione del calcio di rigore viene poi rimossa dal direttore di gara. Il primo tentativo della Juventus arriva soltanto al 24, quando e Vasquez a volare sulla botta da fuori di Yildiz. Poco dopo è invece Weah a sfiorare il pari. Anche Kolo Muani ci prova, ma il francese sbaglia la mira. La Vecchia Signora spinge fortemente, ma non riesce a creare il pertugio giusto per acciuffare il pareggio. Prima dell’intervallo ci prova ancora Yildiz, ma il suo tentativo è impreciso.

Parte forte nella ripresa la Juventus, con il doppio tentativo di Nico Gonzalez, ma con l’imprecisione del calciatore argentino. Poco dopo l’ora di gioco, i bianconeri acciuffano il pareggio con la rete di Kolo Muani: il francese va via a Goglichidze e calcia con freddezza insaccando sul sette e realizzando la sua seconda rete consecutiva. Accusa il colpo l’Empoli, con ancora l’ex PSG che realizza il gol del sorpasso e la sua doppietta personale, mettendo lo zampino sulla staffilata da fuori di Weah che inganna il portiere empolese. Si rivede l’Empoli al 70esimo con il tentativo di Henderson, ma il tiro dello scozzese non è fortunato. A dieci dalla fine gli azzurri restano in 10 per l’espulsione di Maleh, che spiana ulteriormente la strada verso la vittoria alla Juventus. È il preludio alla terza rete bianconera, che arriva al minuto novanta con la staffilata di Dusan Vlahovic, subentrato da poco, che non lascia scampo al portiere avversario. C’è anche spazio per il poker, firmato da Conceicao prima del triplice fischio finale.