LA LETTERA DI AGNELLI E IL FUTURO DELLA JUVENTUS

29 Novembre 2022 alle 19:36

La lettera di Andrea Agnelli

 

Dopo le dimissioni del Presidente della Juventus, Andrea Agnelli ha voluto scrivere una lettera di saluto a tutti i dipendenti del club bianconero. Una lettera in cui ha parlato dei tanti successi ottenuti in questi anni da Presidente, sul campo e non.  Di seguito il testo integrale della lettera di Agnelli ai dipendenti, pubblicata da Ansa: “Cari tutti, giocare per la Juventus, lavorare per la Juventus; un unico obiettivo: Vincere. Chi ha il privilegio di indossare la maglia bianconera lo sa. Chi lavora in squadra sa che il lavoro duro batte il talento se il talento non lavora duro. La Juventus è una delle più grandi società al mondo e chi vi lavora o gioca sa che il risultato è figlio del lavoro di tutta la squadra. Siamo abituati per storia e Dna a vincere. Dal 2010 abbiamo onorato la nostra storia raggiungendo risultati straordinari: lo Stadium, nove scudetti maschili consecutivi, i primi in Italia ad aver una serie Netflix e Amazon Prime, il J|Medical, cinque scudetti femminili consecutivi a partire dal giorno zero. E ancora, il deal con Volkswagen (pochi lo sanno), le finali di Berlino e Cardiff (i nostri grandi rimpianti), l’accordo con Adidas, la Coppa Italia Next Gen, la prima società a rappresentare i club in seno al Comitato Esecutivo Uefa, il J|Museum e tanto altro“. Ore, giorni, notti, mesi e stagioni con l’obiettivo di migliorare sempre in vista di alcuni istanti determinanti. Ognuno di noi sa richiamare alla mente l’attimo prima di scendere in campo: esci dallo spogliatoio e giri a destra, una ventina di scalini in discesa con una grata in mezzo, un’altra decina di scalini in salita e ci sei: “el miedo escénico” e in quell’attimo quando sai di avere tutta la squadra con te l’impossibile diventa fattibile. Bernabeu, Old Trafford, Allianz Arena, Westfallen Stadium, San Siro, Geōrgios Karaiskakīs, Celtic Park, Camp Nou: ovunque siamo stati quando la squadra era compatta non temevamo nessuno. Quando la squadra non è compatta si presta il fianco agli avversari e questo può essere fatale – continua la mail inviata dal presidente dimissionario – “In quel momento bisogna avere la lucidità e contenere i danni. La nostra consapevolezza sarà la loro sfida: essere all’altezza della storia della Juventus. Io continuerò a immaginare e a lavorare per un calcio migliore, confortato da una frase di Friedrich Nietzsche: “And those who were seen dancing were thought to be insane by those who could not hear the music. Ricordate, ci riconosceremo ovunque con uno sguardo: Siamo la gente della Juve! Fino alla fine…

 

Gianluca Ferrero ai nastri di partenza

 

Gianluca Ferrero sarà indicato per la carica di nuovo presidente della Juventus. Lo riferisce Exor in una nota: “Con riferimento alle decisioni assunte ieri dal Consiglio di Amministrazione di Juventus e in vista della sua Assemblea convocata per il 18 gennaio 2023, Exor comunica che indicherà Gianluca Ferrero per la carica di Presidente di Juventus. Ferrero possiede una solida esperienza e le competenze tecniche necessarie, oltre a una genuina passione per il club bianconero, che lo rendono la persona più adeguata a ricoprire l’incarico“.

Gianluca Ferrero è nato a Torino nel 1963, laureato in Economia e Commercio nel 1988, è Presidente del Collegio Sindacale di Fincantieri, Luigi Lavazza, Biotronik Italia, Praxi Intellectual Property, P. Fiduciaria, Emilio Lavazza, Gedi Gruppo Editoriale, Nuo e Lifenet. Inoltre ricopre la carica di Sindaco effettivo in Fenera Holding ed è vicepresidente del Consiglio di Amministrazione della Banca del Piemonte e componente del Consiglio di Amministrazione di Italia Independent Group, di LOL e di Pygar.

 

Le cause del terremoto

 

Gli indagati erano Andrea Agnelli, Pavel Nedved, l’ex direttore sportivo Fabio Paratici, l’avvocato Cesare Gabasio, gli ex dirigenti Marco Re, Stefano Bertola e Stefano Cerrato.

Sulla decisione hanno pesato eccome quelle “carenze e criticità rilevate dalla Consob e i rilievi sollevati da Deloitte&Touche, società di revisione” emerse nel corso dell’inchiesta Prisma. La Procura di Torino  ha indagato i vertici bianconeri con l’accusa di false comunicazioni sociali e al mercato, ostacolo agli organi di vigilanza e false fatture per operazioni inesistenti.

 

Cosa succede adesso alla Juventus?

 

Ci sarà da nominare il nuovo consiglio di amministrazione e questo toccherà farlo all’assemblea degli azionisti. Di fatto si andrà a riscrivere l’intero organo di controllo della Juventus; ma sarà presumibilmente una gestione “commissariale” condotta per lo più da tecnici e legali di fiducia, come spesso succede in questi casi. Una volta nominato il nuovo cda, inizierà la vera e propria nuova gestione della Juventus, che partirà, almeno inizialmente, dalle scelte appunto del Direttore Maurizio Scanavino.

 

Quali i risvolti sportivi?

 

Da un lato è evidente che chi ha voluto il ritorno di Massimiliano Allegri – ovvero Andrea Agnelli – oggi non c’è più, quindi al tecnico viene a mancare quella “protezione” di cui ha goduto nei primi mesi della stagione, pur in mezzo a grosse diffcoltà. Dall’altro è però evidente che dentro questo enorme terremoto venutosi a creare l’ultimo problema che ha in questo momento la Juventus è andare a cambiare anche la guida tecnica. Paradossalmente l’enorme scossone, da qui a fine stagione, consolida sia la posizione di Cherubini che quella del tecnico Massimiliano Allegri, almeno fino all’estate prossima, che costituisce la deadline già indicata da Agnelli per la valutazione dell’operato del tecnico.

 

di Valerio Carlesimo
Agnelli Allegri Juventus

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