Lazio, la ripartenza targata Tudor: come giocherà?
Il tecnico croato, che in Italia ha già avuto esperienze positive con Udinese e Verona, sarà il terzo allenatore della Lazio 23/24, dopo Maurizio Sarri e Giovanni Martusciello, che ha guidato la squadra biancoceleste contro il Frosinone. Entusiasta il presidente Claudio Lotito: “Ripartiamo subito con Igor Tudor, feeling sbocciato al primo incontro”. Il nuovo allenatore dovrà utilizzare queste nove giornate di campionato (a cui vanno sommate le semifinali di Coppa Italia) per progettare e preparare anche la squadra della prossima stagione. Due casi spinosi e delicati riguardano due leader dello spogliatoio biancoceleste: Ciro Immobile e Luis Alberto sembrano infatti al capolinea della loro avventura a Roma e potrebbero risentirne in questo finale di stagione. Potrebbero avere entrambi meno minutaggio del previsto. Il primo giocatore in rampa di lancio è sicuramente Valentin Castellanos, autore di una doppietta contro il Frosinone e destinato a scalzare appunto Ciro Immobile in questo finale di stagione. L’argentino avrà più spazio e dovrà dimostrare il suo valore, visto che probabilmente i biancocelesti nel mercato estivo cercheranno un’altra prima punta per la prossima stagione. Qualcuno che gli contenderà il posto. Un altro duello da tenere in considerazione è quello tra Gustav Isaksen e Felipe Anderson. Perché il brasiliano non rinnoverà, a giugno andrà via da parametro zero. Era uno dei pupilli di Maurizio Sarri, ma visto l’evidente calo di prestazioni e la crescita del rivale, potrebbe scalare in basso nelle gerarchie di Igor Tudor. Il danese classe 2001 è ritenuto un investimento importante e nel finale di stagione avrà sicuramente spazio. Fari puntati anche su difesa e centrocampo. Nicolò Casale è reduce da un’annata tribolata, ma il neo tecnico lo conosce bene e nella stagione 2021/22 lo ha fatto esplodere a Verona. Sarà una delle sue colonne difensive. Mateo Guendouzi già era un leader con la vecchia guida tecnica, ma è il classico giocatore fisico che piace al nuovo tecnico biancoceleste e che potrebbe migliorare anche in zona gol. Per quanto riguarda il modulo tattico il nuovo arrivato ha sempre utilizzato la difesa a tre in Italia. O 3-4-2-1 con doppio trequartista o 3-4-1-2 con trequartista e due punte. L’idea di formazione base potrebbe essere questa: (3-4-2-1): Provedel; Casale, Romagnoli, Gila; Lazzari, Guendouzi, Vecino (Luis Alberto), Pellegrini; Isaksen (Anderson), Zaccagni; Castellanos (Immobile).
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