LAZIO – SALERNITANA: PASSO FALSO DEI BIANCOCELESTI
All’Olimpico fpasso falso per la Lazio che non riesce a fare punti in casa contro la Salernitana.
Formazioni
LAZIO (4-3-3): Provedel; Lazzari, Casale, Romagnoli, Marusic (87’ Hysaj); Luis Alberto (64’ Milinkovic-Savic), Cataldi (80’ Basic), Vecino; Felipe Anderson, Pedro (80’ Cancellieri), Zaccagni. All. Sarri
SALERNITANA (3-5-2): Sepe; Gyomber (11’ Bronn), Daniliuc, Fazio; Bradaric (82’ Vilhena), L. Coulibaly (82’ Bohinen), Radovanovic, Candreva, Mazzocchi; Piatek (82’ Botheim), Bonazzoli (65’ Dia). All. Nicola
Cronaca della partita
Sarri lascia in panchina Milinkovic – Savic per non rischiarlo nel derby di domenica prossima. A centrocampo spazio così a Luis Alberto che torna da titolare dopo tre giornate, con Vecino adattaato nel ruolo di Milinkovic. In attacco la conferma del tridente con Pedro, Felipe Anderson, Zaccagni. Nicola ritocca centrocampo e attacco. In mediana Mazzocchi si sposta sulla destra, così sull’altro versante entra il recuperato Bradaric. Candreva si accentra da interno destro. In avanti, ecco la coppia Piatek-Bonazzoli.
La Lazio tenta subito di alzare i ritmi della gara manovrando. All’8’ ci provano i biancocelesti con Zaccagni: tiro alto da buona posizione. Al 21’ gol di Felipe Anderson: annullato per fuorigioco dello stesso brasiliano. Attenta e compatta, la formazione di Nicola si copre molto bene. I biancocelesti non riescono a dare fluidità e continuità alle loro trame offensive. Al 38’, buona verticalizzazione di Luis Alberto per Pedro che colpisce il palo esterno. Tre minuti dopo un altro lancio dello spagnolo, questa volta in corridoio, per lo scatto di Zaccagni che infila Sepe in uscita. Quinta rete in campionato per l’ex Verona. Il vantaggio rende più sciolta la squadra di Sarri nella manovra. Termina la prima frazione sul punteggio di 1-0 per la Lazio.
In avvio di ripresa, Lazio vicina al raddoppio con Vecino, che con un tocco ravvicinato non riesce a battere Sepe che si fa trovare pronto. Al 51′ del secondo tempo arriva il pareggio della Salernitana: la difesa di Sarri si fa prendere in controtempo sul lancio di Mazzocchi per l’ex Candreva che con un pallonetto sorprende Provedel spostatosi in avanti. Dopo 620’ termina l’imbattibilità della Lazio. Il gol della Salernitana cambia il match: biancocelesti scossi, Salernitana gasata. Al 64′ Sarri ricorre a Milinkovic e fa uscire Luis Alberto. Nicola avvicenda Bonazzoli con Dia. Nella metà del secondo tempo qualcosa non si rompe in casa Lazio: Al 68′ la Salernitana passa in vantaggio per 2-1. Traversone dalla destra di Candreva, Daniliuc appoggia per Fazio che fa secco Provedel. Arriva subito la reazione della squadra di Sarri: Vecino davanti alla porta fallisce il colpo decisivo. Al 72′, scontro tra Milinkovic e Bonn: arriva per il serbo il cartellino giallo che gli costea la squalifica per la stracittadina di domenica prossima. Crescono le tensioni in campo. La Salernitana sfrutta benissimo le ripartenze e al 76′ realizza il gol del 3-1: Dia appoggia in rete un traversone di Bradaric. Nella Lazio escono Pedro e Cataldi per Cancellieri e Basic al 36’. Due minuti dopo Nicola fa tre sostituzioni: entrano Botheim, Bohinen, Vilhena per Coulibaly, Bradaric e Piatek. Poi Hysaj sostituisce Marusic tra i biancocelesti. Nel finale La Lazio non ha più idee né lucidità: troppo nervosa. Ne approfitta la Salernitana che sfiora ancora il gol con Vilhena.
Sul più bello la Lazio si è sfaldata, quasi a sorpresa. Nella sfida dell’Olimpico contro la Salernitana, che sembrava in controllo, è bastata una magia dell’ex Candreva per rimettere in discussione tutta la serata. Fino a quel momento la Lazio aveva gestito la sfida contro un avversario comunque ben messo in campo, ma mai pericoloso, salvo poi crollare fino all’1-3 finale con il nervosismo alle stelle dopo l’ammonizione a Milinkovic-Savic (sull’1-2) che terrà il serbo fuori nel derby in programma nella prossima settimana.
Queste le dichiarazioni di Sarri nel post gara a Dazn: “Lazio diversa dal solito? Solo dopo il gol dell’1-1. Abbiamo fatto una buona partita nel primo tempo, l’avevamo in mano fino al gol del pareggio. Probabilmente avevamo dato la partita per vinta, il gol ci ha portato a perdere ordine.” Sull’ammonizione di Milinkovic-Savic, che salterà il derby: “Non è questione di giallo generoso: non era neanche fallo. Milinkovic ha giocato la palla, non l’ha fatto l’avversario. È l’altro che è entrato in ritardo, Milinkovic non poteva fare altro che pestarlo. Se ti dico che penso di questo episodio mi danno sei mesi di squalifica, lasciamo perdere.”
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