Lecce, tanto gioco e pochi risultati: è crisi?
Nel launch match domenicale è maturata un’altra sconfitta per il Lecce, stavolta all’Olimpico di Roma contro la Lazio. Decisiva una rete nel secondo tempo di Felipe Anderson (al 58′), al termine di una triangolazione che ha disorientato la difesa giallorossa. Svantaggio che non è stato più recuperato da capitan Federico Baschirotto e compagni. I biancocelesti con questo successo interno vanno a caccia di un posto per la prossima Champions League, quarta vittoria di fila (la quinta contando anche la Coppa Italia) per Maurizio Sarri. Mastica amaro il collega Roberto D’Aversa, il suo Lecce non riesce ad avere continuità in fatto di gioco e risultati. L’ultima vittoria risale al 16/12/2023 contro il Frosinone al Via del Mare. da allora sono seguite le sconfitte con Inter, Atalanta e il pareggio interno con il Cagliari. La classifica vede la squadra salentina al 13° posto: 4 vittorie, 9 pareggi, 7 sconfitte, 20 reti fatte, 26 subite. Il margine di vantaggio sulla terz’ultima Verona è di soli 4 punti. Alle spalle dei giallorossi Sassuolo (+2), Frosinone (+2), Udinese (+3), Cagliari (+3). E domenica prossima si staglia la figura imponente della Juventus a caccia del tricolore, mentre la gara successiva vedrà i leccesi impegnati sul campo del Genoa. Sì, il Lecce sta rischiando seriamente di essere risucchiato nella lotta per non retrocedere se non cambierà il passo di marcia. Sul piano del gioco si vede una manovra ordinata, le fasce vengono sfruttate bene. Ma non si arriva al dunque, ossia la finalizzazione. Nikola Krstovic dopo il buon avvio sta deludendo le attese, Roberto Piccoli per struttura fisica avrebbe bisogno di tanto minutaggio. E’ arrivato in città il neo acquisto argentino Santiago Pierotti, esterno d’attacco di cui si dice un gran bene. Ma anche lui con poco senso del gol, nonostante la stazza imponente (è alto 1.90 cm). Non ha dimostrato finora un grande feeling sotto porta con oltre 100 partite giocate (117 in totale) con la maglia del Colon e dieci realizzazioni e tre assist. Non può essere il finalizzatore della manovra, la sensazione è che serva un terzo centravanti con il gol nelle vene. Un nome poteva essere quello del bomber della Primavera. il rumeno Rares Burnete. Ma il ragazzo è stato emarginato dal mister, dopo la prima vittoria in campionato (proprio contro la Lazio ndr) nella quale un suo movimento fu decisivo per la rete vittoria firmata da Federico Di Francesco. Anche un cambio di modulo potrebbe aiutare la squadra a giocare meglio, proteggere la difesa e alo stesso tempio armare l’attacco. Il 4-4-2 a naso sembra essere l’abito giusto per le caratteristiche dell’attuale rosa. Ma Roberto D’Aversa al momento sembra poco incline verso questa soluzione.
Contenuti simili
Torino, Paolo Vanoli ha due partite per tenersi la panchina
Arrivato in estate dal Venezia per aprire un nuovo ciclo granata, Paolo Vanoli è in difficoltà. Dopo il buon avvio di campionato, la squadra ha smesso di produrre risultati.