Lecce, ufficiale Luca Gotti: cosa cambierà?
L’ufficialità è arrivata questa mattina con una nota diffusa dall’ufficio stampa del club. Luca Gotti è il nuovo allenatore del Lecce. Il tecnico ha sottoscritto un accordo fino al 30/06/2024, con rinnovo in caso di raggiungimento della salvezza. Definito anche lo staff tecnico a sua disposizione: allenatore in seconda Dan Vesterby Thomassen, collaboratore tecnico Stefano Daniel, preparatore atletico Salvatore Sciuto, match analyst Simone Greco, preparatore atletico e recupero infortunati Giovanni De Luca, preparatore dei portieri Luigi Sassanelli. Il tecnico veneto sarà presentato presso la sala stampa “Sergio Vantaggiato” dello Stadio Via del Mare dal direttore generale dell’area tecnica Pantaleo Corvino e dal direttore sportivo Stefano Trinchera alle ore 13. Il presidente dei giallorossi Saverio Sticchi Damiani ha dichiarato: “L’esonero di Roberto D’Aversa era doveroso dopo quanto accaduto, anche se doloroso sul piano umano. Luca Gotti è una persona di grande spessore culturale, motivato, ora al lavoro per la salvezza”. La tifoseria ha accolto con “equilibrata soddisfazione” l’arrivo del nuovo mister e la curiosità maggiore riguarda il modulo con il quale sarà schierata la squadra. Questo perché il neo allenatore ha sempre giocato con il 3-5-2. Il Lecce gioca da anni con il 4-3-3 dalla prima squadra a tutto il settore giovanile. Il diktat, scaturito da una decisione di Pantaleo Corvino, è un’idea interessante perché da un lato abitua tutti i ragazzi delle giovanili a giocare con un solo sistema di gioco, individuando e sviluppando per ciascuno un ruolo specifico, sperando poi che un domani possa tornare utile in prima squadra, e dall’altro agevola il calciomercato ed il rendimento nel tempo dei giocatori della prima squadra. Il punto debole di questa teoria è la sua assoluta rigidità. Il fatto che non possano esistere variazioni al tema. E quando ci sono state (anche fortunate, ricordando Lecce-Fiorentina), sono durate quanto una bolla di sapone. Naturalmente ciò diventa penalizzante quando, per contingenze del momento, non si hanno gli uomini a disposizione per attuare questo gioco. La squadra è stata costruita per il 4-3-3 e oltretutto nel mercato di gennaio ha fallito numerosi rinforzi, tra cui proprio l’arrivo di un altro centrale difensivo. Immaginare di passare alla difesa a 3 potrebbe sembrare un azzardo, potendo contare attualmente solo su tre difensori centrali e senza ricambi. Probabilmente almeno a Salerno si proseguirà con il 4-3-3, con variazioni al tema precedente, e con la possibilità di passare a 3 anche a partita in corso. Magari dopo la trasferta di sabato, approfittando della pausa per la Nazionale, si potrà provare a lavorare su un sistema di gioco differente. La cosa certa è che la dirigenza salentina ha dato carta bianca a Luca Gotti e al suo staff, lasciando loro la libertà di cambiare anche il modulo tattico se necessario. In questi 3/4 giorni rimasti per preparare l’incrocio salvezza con la Salernitana saranno prese le decisioni e l’ex tecnico di Spezia e Udinese potrebbe azzardare subito il cambio di registro. Sicuramente stando a quanto filtra dovrebbero esserci più spazi per il centrocampista Medon Berisha e per la punta Rares Burnete. Sensazione? Vedremo la squadra schierata con il 3-4-3, sembra adatto alle caratteristiche della rosa. Attenzione ad Alexis Blin, il francese con la sua versatilità potrebbe essere l’ago della bilancia nelle scelte del nuovo coach.
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di Redazione