Mourinho: “Io il più professionale, tradito da alcuni”
Una sorta di chiarimento, quello di Josè Mourinho, per la sconfitta del derby di Coppa Italia Lazio-Roma, persa dalla Roma per 1-0. Mou parla a nome di tutta la società, che rappresenta con atteggiamento di grande professionalità. Una professionalità che solo lui ha e nessun altro. Le sue dichiarazioni in conferenza stampa, alla vigilia della gara di campionato contro il Milan: “Sono qui da due anni e cinque mesi e sono l’unuca persona che non ha perso un unico minuto di sessione di allenamento. Per me non ci sono malattie – ha spiegato. Io sono l’esempio perfetto della professionalità”. Lo “Special One” racconta cosa non gli è andato giù nella partita contro la Lazio, qualche giocatore gli ha remato contro: “Quando preparo la squadra bene, mi sento tradito dagli atteggiamenti individuali che inficiano sulla prestazione. Ieri c’è stata una riunione molto dura con alcuni, alla quale hanno partecipato in pochi. Ci sono giocatori che sono isolati, e questo non deve accadere.” Poi un commento per l’arbitraggio sul rigore causato da Huijsen: “Io non ho mai detto che non era rigore ma rigore dei tempi moderni e i tempi moderni dell’arbitraggio sono molto inferiori rispetto a 20 anni fa dal punto di vista della protezione del gioco”. Mourinho parla poi dei problemi della squadra, che sono dovuti anche alle limitazioni imposte sul mercato dal punto di vista finanziario e regolamentare. Dichiara: “Non è lo stesso per Guardiola o per Pochettino, non è lo stesso per Klopp che quando non gioca Luis Diaz gioca Jota e quando non gioca Jota gioca Darvin Nunez. La Roma ha di questi problemi e non ci sono due Smalling o due Renato Sanches.”
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