Pioli, Allegri, Sarri: top allenatori senza panchina

10 Giugno 2024 alle 16:45

PIOLI

Sembrava destinato al Napoli. Il prescelto era lui, si diceva. Ma poi non se n’è fatto nulla: il club partenopeo ha virato su Gian Piero Gasperini e poi su Antonio Conte, chiudendo infine con quest’ultimo. Probabile per il tecnico un futuro in un campionato estero:”Vedrò in dieci giorni, ho studiato anche l’inglese, mi piacerebbe provare e potrebbe essere arrivato anche il momento per un qualcosa di diverso. Il mio agente mi ha chiamato, ma gli ho detto che prima di oggi non volevo parlarne. Nei prossimi dieci giorni vedremo, potrebbe muoversi qualcosa”. In questo momento, però, la strada più percorribile è quella che porta al famoso anno sabbatico. Magari per rientrare a stagione in corso, se le circostanze lo richiederanno.

 

ALLEGRI

Per Massimiliano Allegri, dopo l’esonero di Tudor, si è parlato della Lazio. Ma le voci si sono spente con l’arrivo di Baroni. Al momento per il tecnco livornese si è aperta soltanto una porta, quella dell’Arabia Saudita. Oppure farà un anno sabbatico.  L’agente di Allegri, Giovanni Branchini, si era già fatto fotografare in compagnia dei vertici dell’Al Ittihad alla fine di maggio. Allegri, però,non ha mai nascosto il desiderio di allenare in Premier, dove solo lo United è alle prese con un cambiamento di panchina (se ne andrà Ten Hag).

SARRI

Si chiude con Maurizio Sarri. Si è lamentato di non essere stato considerato da Milan e Fiorentina, rifiutando l’offerta dei greci del Panathinaikos.  “A livello diretto ho avuto contatti diretti solo con società straniere – confessava a Sportitalia il 23 maggio – Mi sto prendendo un po’ di tempo, è abbastanza normale. Se mi cerca un club straniero, devo mettermi lì e guardare dieci partite almeno. Ma non è sufficiente. È inutile farsi un pensiero generale, devo considerare il contesto. Occorrono 7-8 giorni per fare queste valutazioni. Valutazioni che richiedo a me stesso e al mio staff. Devono mandarmi una relazione indipendente da quello che penso io. L’Italia è sempre l’Italia: nella vita della persona ci sono priorità che vanno oltre il calcio; in questo momento ho responsabilità personali, vediamo”. E’ stato cercato anche dal Siviglia, club con il quale non ha raggiunto l’accordo. Poco concrete, invece, le voci su Bologna e Torino, così come quella di un clamoroso ritorno alla Lazio. Anche nel suo caso, lo scenario di un anno senza calcio è tutt’altro che da scartare.

di Valerio Carlesimo