Finisce 1-1 Juventus-Bologna, anticipo della seconda giornata di Serie A. Dopo l’ottima prestazione di Udine, fatta di intensità e di idee, ecco che la Juventus fa un primo passo indietro alla seconda giornata di Serie A.
Queste le formazioni schierate in campo dai tecnici delle due squadre:
JUVENTUS (3-5-2): Perin, Danilo, Bremer, Alex Sandro; Weah, Fagioli, Locatelli, Rabiot, Cambiaso (66’ Iling Junior) Vlahovic, Chiesa (73’ Milik). Allenatore: Allegri.
BOLOGNA (4-2-3-1): Skorupski; Posch, Beukema, Lucumì, Lykogiannis(61’ Corazza); Aebischer, Moro (61’ Dominguez); Orsolini, (61’ Karlsson), Ferguson, Ndoye (91’ Fabbian s.v.); Zikrzee. All. Thiago Motta.
Il film del match
I ritmi in avvio sono abbastanza blandi, il
Bologna è molto compatto, la Juve poco aggressiva. Prima chance per gli emiliani al 22′ con Ndoye, ma il suo destro viene bloccato da Perin. Dopo soli due minuti il Bologna passa in vantaggio: grande manovra spalle alla porta di
Zirkzee, che approfitta anche di un
maldestro scontro Bremer-Alex Sandro, e spalanca a
Ferguson la strada per il gol dello 0-1. La reazione bianconera è abbastanza confusa, gli esterni spingono poco e male mentre le verticalizzazioni per Chiesa e Vlahovic sono rare e quasi sempre imprecise. Il Bologna va un po’ in affanno nel finale, ma è bravo a chiudersi a riccio e
gli uomini di Allegri vanno al riposo sotto di un gol e con zero occasioni create.Nella ripresa i bianconeri si presentano con un altro piglio e provano a chiudere nella propria metà campo il Bologna. I frutti del lavoro bianconero arrivano: dopo 7′ la pressione è ripagata da un
gol di Vlahovic su bella sponda di Bremer, ma
Di Bello annulla interpretando come attiva la posizione di fuorigioco di Rabiot. Pochi minuti ci prova
Weah, che dalla distanza impegna Skorupski.
Dopo la sfuriata iniziale i ritmi calano, Allegri inserisce Pogba e Iling Jr per tentare di rinvigorire la squadra, ma al 71′ l’ inglese viene graziato pochi minuti dopo quando su un ribaltamento di fronte si arrangia su Ndoye per impedirgli di buttarla in rete a porta vuota. Di Bello valuta l’intervento come contrasto di gioco e fa proseguire. La panchina rossoblù si infuria e reclama un contatto in area bianconera. Le immagini paiono chiare: a pochi passi dalla linea di porta di Mattia Perin, infatti, Samuel Iling-Junior impedisce a Dan Ndoye di arrivare sul pallone con un contrasto ben al di là dei limiti del regolamento, senza nemmeno toccare la sfera. Nessun controllo al monitor Var a bordo campo. Al 10′ dalla fine Iling crossa dalla sinistra per la testa di Vlahovic, che si avvita alla perfezione e batte Skorupski trovando l’1-1. Nel finale c’è spazio per un tentativo di assedio non particolarmente efficace e anche per qualche rischio in contropiede, ma alla fine il pareggio è il risultato più giusto per questa sfida. Se quella di Udine aveva parzialmente illuso, la Juve che debutta in casa torna a mettere in mostra tutti i limiti e le incertezze delle ultime stagioni. I primi 45′ fanno riemergere i fantasmi del passato, fatti di un gioco lento e privo di idee, oltreché di qualche incertezza difensiva di troppo. Nel secondo tempo viene fuori l’orgoglio della squadra che, unito ai vantaggi di una panchina lunga, permette di rimettere parzialmente a posto le cose. La sensazione è però che per tornare finalmente a competere ai vertici del campionato la strada sia ancora molto, molto lunga.
Nel finale parlano a “Sky” Landucci e Pogba, al posto di Allegri colto da un malore. Le parole del centrocampista bianconero, al debutto stagionale, dopo il pari col Bologna: “Sono felice ma deluso dal risultato, potevamo vincere. Ho la fame dei primi tempi”. Landucci (che ha parlato al posto di Allegri, colto da un lieve malore): “Abbiamo giocato molto meglio nella ripresa”.
Queste le parole di un soddisfatto Thiago Motta, in conferenza stampa post gara: “Abbiamo studiato di mettere gli esterni in questo modo in base a come gioca la Juventus perché possiamo farlo perfettamente. Hanno fatto bene tutti e due come la squadra. La partita è stata giocata nel modo giusto con sicurezza e capendo ogni momento cosa fare in campo. Ora dobbiamo recuperare, tornare a casa e uscire ancora più forti da questa giornata».
Claudio Fenucci è una furia ai microfoni di Dazn dopo il pareggio tra il suo Bologna e la Juventus: “Faccio questo lavoro da venticinque anni, non mi avete visto spesso dopo la partita a parlare di arbitri – ha esordito l’amministratore delegato rossoblù prima di parlare del mancato rigore per fallo di Iling Jr su Ndoye. Un errore arbitrale clamoroso ci ha tolto una vittoria certa, perché c’era rigore ed espulsione. Sono qui per il rispetto della squadra e della tifoseria, che si è vista togliere una vittoria non banale con la Juventus. Dispiace molto, ma questi episodi sono allucinanti. È un errore insopportabile nell’era del Var”.