Serie A, polveriera Napoli: squadra in ritiro
Al termine della brutta sconfitta con il Torino (3-0 ndr), Walter Mazzarri ha smentito le voci incontrollate riguardo le sue dimissioni. La sconfitta contro i granata spedisce i Campioni d’Italia a -20 dalla capolista Inter, con la zona Champions League che ora dista 5 lunghezze (Fiorentina quarta con 33 punti). Impietoso anche il confronto con la passata stagione, quando la squadra allenata da Luciano Spalletti chiuse il girone di andata con 22 in più rispetto a ora. Numeri da horror anche per Walter Mazzarri, che il 14/11/2023 ha preso il posto di Rudi Garcia: il nuovo allenatore ha conquistato solo 7 punti in 7 gare, racimolando 4 sconfitte. In parole povere ha fatto peggio del predecessore. Tuttavia la società gli ha confermato la fiducia e ha mandato tutti in ritiro a Pozzuoli. Si aspetta l’arrivo di Lamar Samarzdic e di altri 2/3 innesti per invertire la rotta. Ieri pomeriggio il neo acquisto Pasquale Mazzocchi si è fatto espellere dopo essere appena subentrato per un fallo violento, inutile e gratuito, complicando tutto il quadro della situazione. Dopo la partita ha parlato solo Mauro Meluso, d.s. del Napoli: “C’è massima fiducia in Mazzarri, ma apporteremo dei correttivi”. Il colpevole non è certamente l’allenatore, arrivato in un momento già ricco di tensioni e problemi. Non a caso Aurelio De Laurentiis, dopo il pari col Monza, si era assunto tutte le responsabilità degli insuccessi, pur rimarcando le lacune aribtrali. Ci sono inoltre una serie di attenuanti che devono essere prese in considerazione: l’arrivo a stagione in corso, le condizioni altalenanti di Victor Osimhen tra infortuni, squalifiche e Coppa d’Africa, le assenze numerose, l’adattamento forzato in una serie di principi tattici che non sono i preferiti. Nel complesso, non è rimasto nemmeno un ricordo sbiadito di quella corazzata che aveva dominato il campionato scorso. Proprio quei calciatori appaiono disorientati e aspetto anche più inquietante, svogliati. Non erano contenti della gestione Garcia, con Mazzarri si sono compattati anche se non si stanno esprimendo sui livelli dello scudetto. Per quanto il periodo sia inquietante, il presidente non ha in programma un altro esonero. Significherebbe un ulteriore ingaggio a libro paga e l’ennesima rivoluzione che ne deriva, posto che l’ipotesi di un ritorno di Rudi Garcia non è contemplata. Un traghettatore non cambierebbe le cose. Non ci sta riuscendo Walter Mazzarri per ora, che partiva col vantaggio di conoscere ambiente e strutture e di godere dell’affetto dei napoletani e della società. Antonio Conte era presente in tribuna, facile spostamento per lui che abita a Torino. Resta il sogno proibito del presidente, che nei prossimi mesi potrebbe rifarsi sotto più predisposto ad accontentare le richieste dell’ex c.t. della Nazionale. Se c’è uno che sa conferire mentalità ed entusiasmo in un contesto che vuole tornare vincente, l’identikit è proprio il suo. Ma sarà molto difficile perché l’ex Juve e Inter ha in piedi dei discorsi con il Milan. Stando ald alcune voci, il Napoli ripartirebbe in estate con Fabio Pecchia, attuale allenatore del Parma ed ex giocatore azzurro.
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