Serie A, promossi e bocciati della prima giornata
La prima giornata di campionato è andata in archivio con le vittorie di Atalanta e Juventus. Si prospetta una stagione 2024-25 avvincente, le squadre di vertice si sono rinforzate. Ma andiamo con ordine, partiamo dalle milanesi bloccate con l’identico risultato (2-2) e che hanno giocato male rispetto alle loro potenzialità. I campioni d’Italia in carica a Genova hanno sofferto l’aggressività dei ragazzi di Alberto Gilardino. Alla rete di Alessandro Vogliacco, ha risposto da campione Marcus Thuram con una doppietta. Spettacolare lo stacco imperioso di testa con il quale in un colpo solo ha incenerito Alessandro Vogliacco e Pierluigi Gollini. Nel finale il Genoa ha ripreso la gara con Messias Jr, lesto a ribattere in rete la respinta di Yann Sommer sul rigore da lui tesso calciato. All’Inter è mancata la ferocia agonistica che era stata il marchio di fabbrica dello scudetto, in generale la squadra ha un anno in più e la pancia potrebbe essere piena. Sono arrivati over 30 come Mehdi Taremi e Piotr Zielinski, non si è investito sui giovani. Mai come quest’anno dovrà essere bravo Simone Inzaghi a trasmettere carica agonistica e a tenere tutti in tensione. Ultimo appunto: male Yann Sommer, che senta il fiato sul collo del rampante collega spagnolo Josep Martinez? Il Milan ha visto l’inferno (0-2) contro il Torino, a un passo dal baratro è resuscitato con Alvaro Morata e Noah Okafor. Paulo Fonseca già crocifisso per non avere schierato dal 1′ i vari Theo Hernandez, Tijjani Reijnders e Alvaro Morata. Semplicemente non poteva, per una questione di autonomia: hanno solo una settimana e mezzo di lavoro sulle gambe. Si può discutere su Alexis Saelemaekers terzino sinistro e fuori ruolo, ma non è che le alternative fossero migliori: Filippo Terracciano, Alexis Jimenez e Davide Bartesaghi. L’unica cosa è che almeno sono giocatori di ruolo, questo sì. L’estate aveva illuso, la strada sarà ripida. A mancare è la società: non si vede un progetto credibile. speriamo di sbagliarci per una delle tifoserie più appassionate d’Italia. Atalanta e Juventus hanno banchettato contro Lecce e Como. Attenzione ai facili entusiasmi, salentini e lariani sono cantieri aperti e indefiniti. Un plauso comunque a Gian Piero Gasperini per non essersi pianto addosso per le numerose assenze e a Thiago Motta per il coraggio nel lanciare i giovani, con la sorpresa Samuel Mbangula (classe 2004) sugli scudi. L’esterno belga è stato un colpo dello scouting bianconero che lo ha prelevato per 400.000 euro dalle giovanili dell’Anderlecht. La Roma è andata a sbattere sul Cagliari, in Sardegna si è vista tutta l’importanza di Paulo Dybala: entrato al 69′ ha acceso la luce. Sicuri di volerlo mandare a svernare in Arabia Saudita? Prima vittoria della Lazio targata Marco Baroni sul Venezia: per Eusebio Di Francesco un’altra scommessa in stile Frosinone con il medesimo risultato (la retrocessione)? A Bologna hanno visto esordire Vincenzo Italiano in panchina: i principi di gioco sono gli stessi, ma si sente la mancanza di Joshua Zirkzee. Affidarsi ai giovani Santiago Castro (2004) e Thijs Dallinga (2000) è un rischio che potrebbe non pagare. L’Udinese ha strappato il pareggio con Lautaro Giannetti, ma è la solita babele di stranieri con un nuovo allenatore straniero (era necessario?) e il solito modulo tattico 3-4-1-2. Sarà stagione dura per entrambe le squadre. Empoli e Monza non si sono fatte male, gara noiosa: calcoli già alla prima giornata? Sfida divertente tra Parma e Fiorentina: ducali in vantaggio con (Super) Man al 22′ e pareggio di Cristiano Biraghi al 75′. Rosso a Marin Pongracic (83′). Fabio Pecchia e Raffaele Palladino divertiranno, puntano sul bel gioco e sulla qualità degli interpreti. Parliamo volutamente del Napoli per ultimo, reduce da un pesantissimo k.o. tecnico a Verona: una crisi senza fine. Il post scudetto è stato gestito malissimo da Aurelio De Laurentiis e non poteva bastare l’ingaggio di Antonio Conte per rimettere la Chiesa al centro del villaggio. La gestione di Victor Osimhen è stata pessima, a tutti i livelli: è un tesserato, viene pagato e andava impiegato in tutte le amichevoli e nella gara di campionato. Il problema è in società, ormai è evidente a tutti e non saranno gli arrivi di David Neres e Romelu Lukaku a cambiare rapidamente la situazione. Sensazione: Antonio Conte non resisterà molto se le cose non vanno per il verso giusto? E’ un vincente e probabilmente si sta rendendo conto delle difficoltà. Complimenti a Paolo Zanetti e al club scaligero: le scommesse di Sean Sogliano pagano sempre. Occhio a Daniel Mosquera, Dailon Livramento e Reda Belhayane: segnatevi questi nomi.
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