Soulè rivela: “Essere alla Roma è meraviglioso, Juve tasto dolente”

9 Agosto 2024 alle 11:55
Quella che ha portato Matias Soulé alla Roma è stata senza ombra di dubbio una delle operazioni più importanti di questa sessione di calciomercato. Il calciatore si è trasferito dalla Juventus alla Roma per una trentina di milioni. Al “Corriere dello Sport”, il calciatore ha rivelato la soddisfazione per il buon esito della trattativa (“c’erano stati un paio di giorni in cui temevo che potesse saltare e avevo le lacrime agli occhi”) ed ha anche parlato del suo addio alla Juventus. Reduce da una stagione vissuta in prestito al Frosinone nella quale è riuscito ad andare in doppia cifra in campionato, Soulé nel corso degli ultimi mesi è finito nel mirino di diversi club europei, ma quando ha saputo dell’interesse della Roma non ha avuto dubbi sul cosa scegliere. “Essere qui è meraviglioso. La trattativa è stata lunga, avevo l’ansia di non poter arrivare ma tutto è andato per il meglio. I Friedkin mi hanno fortemente voluto e voglio portare questo club in alto”. Alla Roma Soulé ritrova un giocatore con il quale ha già condiviso un periodo alla Juventus e al quale è stato spesso accostato in passato: Paulo Dybala. “Per me è un fratello maggiore, una guida non nel calcio ma nella vita. Quando ero più piccolo, lo vedevo come un mostro sacro, un giocatore a cui non riuscivo ad avvicinarmi perché ero in soggezione. Poi abbiamo cominciato a conoscerci, siamo entrati in sintonia e abbiamo stretto un buon rapporto alla Juventus. C’è un aneddoto che non mi dimenticherò mai”. Rivela anche il motivo per il quale ha detto di “no” alla convocazione di Spalletti. “Ho detto, con grande rispetto, no a Spalletti per la convocazione con l’Italia perché io sono a tutti gli effetti argentino e vorrei rappresentare la mia nazione. Farlo con Dybala e Paredes, due campioni del Mondo, sarebbe un altro momento indimenticabile. Intanto mi godo questi momenti: mi stanno aiutando tanto, li prendo come punti di riferimento per crescere tecnicamente e mentalmente. Da due come loro si può solo imparare”. Thiago Motta pensava di tenerlo alla Juve, anche se il club ha preferito cederlo. Il pensiero di Soulè sulla Juventus:  “Un tasto un po’ dolente, soprattutto per i primi mesi del 2024. Perché non pensavo di lasciare la Juve, anzi, ero concentrato a giocare bene con il Frosinone per meritarmi una maglia. Invece poi a gennaio vengo a sapere che mi stavano cedendo a un club arabo, ma io non avevo alcuna intenzione di andarci anche se ormai mi era chiaro quale sarebbe stato il mio futuro. Ne sono rimasto deluso perché pensavo di poter giocare per la Juve, ma poi me ne sono fatto una ragione”.
di Valerio Carlesimo
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