
Tudor si presenta al popolo bianconero: “Qui per vincere!”
E’ iniziata l’era di Tudor alla Juventus da allenatore. Oggi ha tenuto la sua prima conferenza stampa e si è presentato al popolo bianconero con queste parole: “I giocatori sono forti ed è inutile trovare scuse.” Elogia Vlahovic e Kolo Muani: “Dusan a tutte le doti del calciatore di prima classe: è veloce, sa fare gol, è intelligente. Come Kolo Muani, anche lui è fortissimo, l’ho visto contro la Croazia. Possono giocare insieme o anche alternarsi. ” Su Yildiz e Koopmeiners: “Yildiz e Koopmeiners sono calciatori che possono fare gol e troverò le posizioni giuste per farli rendere di più.” Sul capitano: “Sarà Locatelli.” Sul suo obiettivo e sulla sua permanenza in bianconero: “Avere dieci anni di contratto mi cambia poco, mi piacerebbe ma vivo allo stesso modo in campo.” Sullo stile della Juventus: “Quando sei alla Juve nessuno si frega se sei giovane o vecchio, devi vincere.” Sul capitano: “Sarà Locatelli”. Tudor ha poi raccontato due aneddoti che gli hanno fatto capire da giocatore il valore umano della Juve: “Stavo aspettando nel fare le terapie e ho visto Zidane e allora ho pensato di cedergli il posto, lui mi ha risposto: ‘No, vieni prima tu’. E io ero un giovanotto, questa è umiltà. Poi ve ne dico un altro: avevo tolto le calze e le avevo buttate per terra, è arrivato Del Piero per spiegarmi come raccoglierle. Questa fa capire lo spogliatoio della Juve”. Sulle motivazioni dei giocatori e su cosa ha detto alla squadra quando è arrivato in bianconero: “Voglio gente che si diverte, altrimenti il calcio non va in una bella direzione. Questo sport deve diventare interessante anche perché il mondo è sempre più esigente. Non bisogna far annoiare. La mia idea è che bisogna fare sempre un gol in più, mi piace attaccare ma anche non prendere gol. Il lavoro deve essere su tanti punti di vista.” Sul suo modo di allenare: “Se ho preso qualcosa dagli allenatori avuti a Torino? Tanto, da Lippi a Capello e Ancelotti. Una scuola di vita. Mi hanno costruito quegli anni. Marcello mi ha portato alla Juventus e quando penso a lui penso alla Juve. Rappresenta molto il club anche per i modi di fare e gestire lo spogliatoio, gli voglio bene. Problemi nel fare gol da palla inattiva? Non è educato parlare del lavoro fatto prima. Sono importanti e a volte valgono punti nel calcio di oggi” – ha concluso così la conferenza Igor Tudor.
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