Nella mattinata di mercoledì mattina 3 marzo, il Presidente De Laurentiis è stato ascoltato dalla Procura della Repubblica di Roma che indaga sul passaggio di Osimhen al Napoli. Secondo quanto riporta “Il Fatto Quotidiano”, avrebbe fatto il nome di Cristiano Giuntoli, allora direttore sportivo del Napoli, coinvolgendolo nell’inchiesta e affermando una sua responsabilità nell’affare Osimhen. De Laurentiis avrebbe riferito ai magistrati romani che a condurre la trattativa col Lille per l’acquisto di Osimhen sia stato solo Giuntoli, scaricando di fatto sull’ex direttore sportivo la responsabilità della valutazione data ai giovani calciatori del Napoli inseriti come contropartita ed al centro dell’inchiesta. Queste le sue dichiarazioni dinanzi ai magistrati che lo hanno interrogato, riportate dal “Fatto Quotidiano”:“È stata una trattativa puramente sportiva. E sportive erano state le valutazioni dei calciatori, anche dei giovani. L’ha condotta per intero l’ex direttore sportivo Giuntoli. Io non credo nemmeno di averlo mai conosciuto il presidente del Lille”. Tuttavia, l’attuale dirigente della Juventus, all’epoca dei fatti, non faceva parte del CdA del Napoli e non aveva alcun potere di firma. Cosa che di fatto lo esonererebbe da qualsiasi responsabilità penale. Di fatti Giuntoli non è stato iscritto nel registro degli indagati. In sede di giustizia ordinaria, De Laurentiis dovrà difendersi dall’ipotesi del reato di falso in bilancio. In sede di giustizia sportiva, invece, il Presidente del Napoli ha subito un’inchiesta che nel 2022 aveva portato a un’assoluzione. Il caso però potrebbe riaprirsi se dalle carte trasmesse dalla Procura di Roma emergessero fatti nuovi.