BUFFON NUOVO CAPO DELEGAZIONE AZZURRO

5 Agosto 2023 alle 21:04
A pochi giorni dall’addio al calcio giocato, Gianluigi Buffon, campione del mondo con la nazionale italiana nel 2006, diventa il nuovo capo delegazione azzurro. L’ex portiere di Juve, PSG e Parma, raccoglierà la pesante eredità di Gianluca Vialli.
Buffon ha esordito a 19 anni con la maglia dell’Italia, dopo la trafila nelle selezioni giovanili, il 29 ottobre del 1997, contro la Russia, sotto la neve di Mosca nello spareggio che avrebbe poi portato la nazionale allenata da Cesare Maldini ai Mondiali francesi. Complessivamente sono 176 le presenze di Buffon con la maglia dell’Italia. L’ultima il 13 novembre del 2017, la notte dell’infausto spareggio contro la Svezia, uno 0-0 che ha impedito all’allora portiere della Juventus di diventare l’unico calciatore della storia a disputare sei Mondiali. Anche lui farà così parte del processo di ricostruzione, alla pari dell’ex compagno di mille battaglie Andrea Barzagli, da qualche ora ufficialmente inserito nello staff di Mancini.
LE PAROLE DI BUFFON
L’annuncio di Gianluigi Buffon sui social esprime tutta la sua soddisfazione e la sua gratitudine nei confronti della maglia azzurra: “Fin dal primo contatto di questi ultimi giorni con il Presidente Gravina e poi con Mauro Vladovich avevo già deciso di dire di sì, ma abbiamo dovuto verificare alcuni aspetti tecnici; la Nazionale viene prima di tutto e niente mi avrebbe impedito di tornare a casa.La maglia Azzurra è sempre stata parte della mia vita: l’ho indossata con orgoglio e onorata con impegno, mi ha regalato emozioni uniche, ho pianto quando abbiamo vinto il Mondiale e quando non siamo riusciti a qualificarci. Ho avuto il privilegio di poter essere l’unico portiere in 113 anni a poter vestire l’Azzurro, oltre ai vari colori delle maglie da portiere ed è stato un omaggio che ho apprezzato moltissimo. Il rapporto con la Nazionale dall’Under 15 alla Maggiore è stato viscerale: ogni convocazione, ogni allenamento, ogni partita, tutto è stato speciale, perché in quei momenti senti di essere lì a rappresentare la tua Nazione, la tua gente, e quella immensa responsabilità mi ha sempre dato la forza per non mollare e per rialzarmi dopo ogni caduta. “Mi metterò subito a disposizione di Roberto Mancini e del gruppo entrando in punta di piedi, perché ho sempre pensato che in Nazionale non contano le medaglie che hai sul petto ma l’impegno, il sacrificio, la disponibilità verso i compagni e lo staff che sei disposto a mettere giorno per giorno. E queste caratteristiche mi appartengono da sempre e mi accompagneranno anche fuori dal campo. Essere al posto che è stato per anni di Gigi Riva, un esempio come uomo e come calciatore, è un onore e oggi sarà la prima persona con cui parlerò per avere da lui qualche suggerimento. Poi ovviamente sentirò anche il CT con il quale ci vedremo appena possibile. Anche se mi ha segnato il gol più bello della sua carriera, o quasi, a Parma, ma l’ho già perdonato, sono una persona di grandi sentimenti.”
LA SODDISFAZIONE DI GRAVINA
“La sua passione, il suo carisma e la sua professionalità saranno determinanti per scrivere una nuova pagina di questo racconto d’amore che è la maglia Azzurra. Sono molto soddisfatto perché riportarlo nel Club Italia, coinvolgerlo nel nostro progetto, era un mio obiettivo da tempo. In lui vedo le qualità di un dirigente di alto profilo e in FIGC può iniziare il secondo tempo della sua vita nel mondo del calcio. L’augurio che gli rivolgo è di viverlo con le stesse soddisfazioni che hanno costellato la sua carriera”.

 

 

di Valerio Carlesimo
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