Club esteri, il Lione esonera Fabio Grosso
Poco più di due mesi è durata l’avventura Oltralpe del campione del mondo 2006. Si chiude già l’era di Fabio Grosso a Lione. L’allenatore italiano era subentrato a metà settembre a Laurent Blanc, ma malgrado l’impegno non è riuscito a far decollare una squadra rimasta impantanata nel fondo della classifica. Già martedì, il presidente americano John Textor aveva seminato dubbi con un “vedremo”, rispondendo ad una domanda sul futuro del tecnico che per il Lione ha rischiato pure di perdere un occhio, a margine della gara poi annullata con il Marsiglia di Gennaro Gattuso. Oggi, puntuale, è arrivato l’esonero, ineluttabile dopo l’ultima sconfitta casalinga con il Lilla (0-2), che ha evidenziato i limiti di una squadra incapace di dare segni di risveglio. In attesa di un nuovo allenatore, il testimone passa a Pierre Sage, direttore del centro di formazione. Il bilancio dal 16/09/2023 non è positivo per il tecnico italiano, anche se otto partite non sono sufficienti per esprimere un giudizio equilibrato sul suo operato. Anche perché aveva raccolto la sfida di rimettere in carreggiata un gruppo scombussolato da una preparazione estiva, minata dalle incertezze sia di mercato che di prospettiva, con il predecessore Laurent Blanc totalmente insoddisfatto della campagna acquisti e poco incline a sacrificarsi per la nuova proprietà, entrata tra l’altro in conflitto con la precedente. Insomma, un clima deleterio dove Fabio Grosso è arrivato per provare a trasmettere il suo entusiasmo e le sue idee di gioco, dopo l’annata positiva a Frosinone, portato in Serie A. E invece, dopo il pareggio inaugurale con il Le Havre (0-0), le cose sono andate di male in peggio fino al triste epilogo del rapporto professionale.
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