Conte e le tifoserie: non sempre rose e fiori!

20 Luglio 2024 alle 14:11

Nella serata andata in scena a Dimaro, dove era in corso la presentazione di Antonio Conte al cospetto dei tifosi partenopei radunatisi per assistere al ritiro della squadra, l’allenatore ha avuto modo di puntualizzare la sua posizione rispetto al club storico che lo ha lanciato dapprima come calciatore, poi come allenatore: la Juventus. Ma veniamo ai fatti: è partito un coro di alcuni tifosi che hanno intonato  “Chi non salta juventino é”, incitando il tecnico ad assecondarli. Dopo alcuni secondi di imbarazzo, Conte ha preso la parola lasciando intendere che non avrebbe accettato la provocazione, spiegando che bisogna avere rispetto e dare l’esempio (in primis nelle vesti di allenatore), sia pur riconoscendo di essere attualmente il primo tifoso napoletano.
Il concetto non è nuovo ai “ben attenti”: se avvolgiamo il nastro di qualche anno, lo stesso allenatore, fresco di assegnazione della panchina dell’Inter, nel 2019 aveva ribadito di essere il primo tifoso nerazzurro specificando e rimarcando la sua professionalità, senza però mai rinnegare il proprio passato bianconero.

Ma le vicende che delineano la storia dei rapporti tra Conte e le tifoserie sono ricche di altri episodi interessanti.

Nel periodo in cui sedeva sulla panchina dell’Atalanta (2009), ci fu un acceso confronto con i supporter bergamaschi. Come riportava Bergamonews.it, Antonio Conte venne a contatto con i tifosi dopo una dura sconfitta subita proprio contro il Napoli. L’allenatore in quella circostanza non accettó di buon grado le parole che gli furono rivolte durante la partita e fuori dallo stadio e venne a contatto con gli ultras, per poi esser bloccato da cinque poliziotti che riuscirono a trattenerlo. Queste le parole che gli furono rivolte :“Torna a Torino. Qui non siamo alla Juventus”. Fu delle annate peggiori per l’allenatore salentino, l’esperienza duró infatti pochi mesi.

Altre tensioni si verificarono durante la stagione al Siena. In quell’anno Antonio Conte guadagnò da allenatore la promozione in serie A dopo una cavalcata trionfante che lo vide protagonista di numerosi successi. Tuttavia l’apprezzamento dei tifosi non fu unanime. In una fase della stagione in cui la squadra ebbe un vistoso calo in conferenza stampa, Antonio conte attaccò senza giri di parole alcuni “pseudo tifosi” che avevano criticato la squadra alla prima battuta d’arresto.

di Redazione
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